martedì 12 ottobre 2010

C'è un sogno che ci sta sognando.

vorrei incontrare personalmente quello che ha convinto le donne che i leggins sono portabili in tutte le occasioni.
no seriamente, sei un genio.
sono nude. si vede tutto.
o meglio si immagina tutto, ma sorpassa l'immaginario sfociando altrove.
non ci puoi andare in giro. tanto vale andare in giro nuda.. ma dipinta d'un altro colore.
e allora che cambia, cosa cambia ai miei occhi se sei blu invece di rosa?
perchè mi piacciono le ragazze bruttine?
non capisco i miei gusti.

comunque non puoi piangere tutto il giorno perchè sei così cretina da distruggerti la maglietta nel mio freezer per togliere una cicca.
non ha senso.
già sono stressato di mio, se mi attacchi il pippone anche tu non si finisce da nessuna parte.
manco me la dessi.
non bisognerebbe prendersi certe libertà.

non ne vale la pena da parte mia.

forse più avanti, ora no.

comunque mi interrogo sulla vita tra un decoder e l'altro.
e continuo a prendere pessimi vuoti.

venerdì 1 ottobre 2010

non basta avere la frangetta, devi saperla portare

le cose vanno avanti, stranamente, vanno avanti.
non so, è strano, voglio dire, uno va dall'altre parte del mondo e qualcosa cambia dentro di lui, ma poi è costretto dalle vicissitudini, come un virus intestinale, a tornare, e tutto è rimasto uguale, se non è addirittura peggiorato.

non cambi nulla.

il mondo non viene toccato dal resto del mondo.

piccoli universi si ignorano esplodendo in solitaria.

scrivo di getto e penso di getto, senza un filo logico, giusto per sfogarmi, proprio perchè ne ho bisogno, altrimenti mi uscirebbe sotto forte che non mi piacerebbero.
idee stupende momentanee continuano a tenermi vivo, non avrei molto altro senso altrimenti.
c'è un senso?
secondo me sì. il senso è il non sense.
nel senso, uno nasce, cresce, impara, sbaglia, dimentica, soffre, ride, piange, sanguina, spreca tempo, parole, fiato e fatica.
e il mondo se ne frega.
cazzo deve fregargliene, non ha senso quell'essere minuscolo, nemmeno lo vede, nemmeno lo sente, che esista o meno non fa differenza, per il resto del tutto.
ma io sono importante per me, io sono la cosa più importante per me stesso.
se conoscessi uno come me, lo odierei.
ho un carattere del cazzo spesso.
non mi piace, vaffanculo mamma.
vedi, anche in questo, mi lamento di me stesso e subito dopo che faccio, do la colpa a qualcun altro per come sono.

bah.
comunque ho ricominciato una vita socialmente accettabile, pensando d'andare a vivere in mezzo ai monti allevando pecore da cashmere, assurdo che sia pelo in eccesso..
le pecori sono animali troppo stupidi.

ora invece esco.

non ho più sonno..

sarà che sono innamorato

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