tag:blogger.com,1999:blog-73264927629937963112024-03-14T04:46:59.284+01:00sulla vita, l'universo e tutto quanto.sulla vita, l'universo e tutto quanto.
<p align="center">ho 9 lettori fissi.. ne conosco solo uno..</p>
<p align="center">1: come mi hanno trovato.</p>
<p align="center">2: perchè continuano a tornare.</p>
<p align="center">3: non c'è nessun punto 3.</p>Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.comBlogger140125tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-41519541005733300422019-03-24T23:29:00.001+01:002019-03-24T23:40:22.770+01:00Ad imperitura memoria<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='620' height='566' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dw521n_cPCTTx2Wn0hmOk_hO_ioOOQScTI1Pt3RQVsmK97al8eCkJrLLNz-7Iztqq5PKiHD9lU4tlOVkapvrA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe>
Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-6654768144884299372017-12-10T09:42:00.000+01:002017-12-10T09:42:11.956+01:00ho visto il mio naso nei miei occhi attraverso lo specchio.<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /><br />meditazione in movimento,<br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
come fosse uno sport o avesse un senso darle un nome, lo faccio per rendere semplice la via al filo écru che ciascuno ha in tasca, il rosso non è il tuo colore se non hai i miei occhi e guardarci dentro non ti servirò a capirli, sfogati urlando dentro, colpisci piano non badando ai rumori, trova il tuo suono e insegna lasciandoli vincere, se hanno bisogno di un nemico non hanno capito a cosa servono, ringraziali.<br /></div>
lascia indietro ciò che pensi possa servirti e affidatici, il gioco sembra facile, trattalo con sufficienza e vedrai la sua rabbia nel sentirsi preso in giro.<br />
non si gioca a tennis coi guanti e nemmeno coi limoni ma se colpisci a tempo rispondere è quasi impossibile. <br /><br />riprovandoci imparerai a sbagliare senza farlo apposta e capirai gli errori degli altri.<br /><br />
ascolta ciò che senti taci e parla con la mente, la paura non serve, si lascia fuori dal campo, alla fine è un gioco e vince chi non se la prende.<br />
dimentica, salda in loro i ricordi che ti hanno segnato facendoti crescere.<br />
risultato iniziale di una consapevolezza eterna estesa ma inspiegabilmente terrorizzata dal tuo risveglio. è l'indizio che hai ragione.<br />
memorie impossibili ed eterne ti guidano senza motivo, volubili come il vento e il peso, mettendo in dubbio tutto, puoi dubitare.<br />
non avere dubbi è possibile solo avendo tempo, la sua mancanza è solo nelle mani di chi non sa cos'è veramente, guarda in alto e chiediti dov'è veramente la luceMauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-40050638203068010932015-05-11T08:32:00.001+02:002016-11-22T22:30:24.696+01:00Grazie<div dir="ltr">
Prima della fine è tutto più bello, non perché lo sia veramente ma semplicemnte apprezzi tutto ciò che hai avuto prima, anche le cose negative.<br />
Per apprezzare il calore del sole devi anche stare un po' in ombra, non sempre, non per troppo o ti viene il cagotto.<br />
Questi dualismi mi hanno sempre affascinato, principalmente perché sono quasi tutti falsi.<br />
C'è sempre una terza via, un'altra possibilità, un'altra scelta da poter prendere.<br />
C'è per esempio la non scelta, la sospensione del giudizio, per semplice codardia o nella speranza che il tempo cambi le cose in modo da renderci più chiare le possibili scelte, che poi si distanza poco dalla codardia.<br />
C'è sempre la scelta istintiva, sconsiderata, inconsapevole, la mia preferita.</div>
<div dir="ltr">
<br />Non è coraggio.<br /></div>
<div dir="ltr">
È sconsideratezza, non considerare la possibilità di fallire, farsi male, deludere, è forse più codardo l'osare che lo scegliere, per scegliere ci vuole coraggio, tempo per decidere, valutare le possibili conseguenze della nostra scelta, scegliere è difficile e ci vuole coraggio.</div>
<div dir="ltr">
<br />
Io non sono coraggioso, sono solo uno sconsiderato.<br /></div>
<div dir="ltr">
Ma dopo tante scelte prese d'istinto ho capito delle cose, ho fatto delle esperienze, ho conosciuto persone, ho imparato a conoscere la persona che mi sta più sul cazzo di tutte: il mio io.<br />
Se mi incontrassi probabilmente mi odierei, ho disprezzato tutte le persone con un carattere simile al mio, perfino mio padre e mia madre.<br />
Ma è tempo di cambiare, è già tardi per essere sinceri, non sono nemmeno a metà strada, ma è già tardi.<br />
Scusa, lo so, è tardi, ma in questa sera straca, te vedet, m'è vegnü in mènt de salüdát.</div>
<div dir="ltr">
Guai se la Cambia.</div>
Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0Zona Ca' Granda, Milano45.506645 9.190124tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-61313638468552997562015-03-13T00:58:00.002+01:002015-03-13T01:01:58.012+01:00Sto beneIo sto bene.<br />
Mi sento solo.<br />
Ma sto bene.<br />
<br />
Ad ogni modo, grazieMauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-24296275444140749152013-12-20T03:51:00.001+01:002013-12-20T03:51:22.840+01:00le donne hanno lammerda nel cervelloLei lo sa.
come lo sanno tutti gli altri, ma nessuno vuole ammetterlo.
questo è l'inferno o almeno la cosa più simile a cui riesco a pensare.
proprio perchè sembra un paradiso è invece l'unico vero inferno, senza fiamme, senza lava e senza satana, niente stronzate di questo tipo ma sei solo e senza scopo, per sempre.
può sembrare un paradiso, se non fosse per i bambini, e c'è gente che la vive così e si mente ogni giorno, non so come facciano.
se fosse un libro non avrebbe molto senso, dovrebbe avere un filo logico, un inizio e una fine, magari anche una storia e delle allegorie, ma non è la lettera scarlatta, è solo la mia cazzo di storia, o almeno una parte, quello che ricordo, se vi fidate di me.
è la mia storia e quindi la racconto come pare a me.
mi sono alzato un mese fa, più o meno, è difficile tenere il conto dei giorni senza sonno, fame, sete e gli altri bisogni fisiologici classici.
prima cacavo ogni mattina, cascasse il mondo, cacavo più volte al giorno a volte, ora più nulla.
non mangiando..
costa troppo e chi ce li ha i soldi? i soliti.
loro vanno al ristorante addirittura, a volte si portano dietro pure i figli, come se fossero degli animali da compagnia, solo molto più pericolosi, non capisco come facciano ad andare avanti così, a volte qualche figlio scappa e sono casini seri, distrugge tutto ciò che riesce a distruggere, secondo me sono gelosi perchè non hanno l'anima e tentano di mangiarla da noi e spaccano tutto per la frustrazione di non poterne avere una.
anche se a volte se la conquistano, qualcuno dei ricconi si è fatto il suo esercito d'immortali così, facendo figli e poi dandogli vivi da mangiare, si dice ce ne vogliano 17 interi per un'anima, un'anima comunque composta da quei 17 sfigati trasformati in bolo, un'anima non molto stabile ma sicuramente più ubbidiente, senza sono come degli zombi e più mangiano e più impazziscono.
ma sto divagando.
non caco più, non ho più nemmeno il piacere del brivido dopo la pipì.
non ho fame, sete o sonno, non ho bisogni fisici, sono morto, siamo tutti morti e nessuno vuole ammetterlo.
finora ho conosciuto persone che sono qui da più di me, alcuni da decenni, non invecchiano, non invecchia nessuno, ti alzi ad una certa età e quella rimane fino a quando non ti ammazza qualcuno o lo fai da te, poi chissà.
sono curioso, non capisco cosa succede ma le cose sembrano andare normalmente, la maggior parte fa finta di essere ancora vivo e lavora, mangia, beve, esce con gli amici e caca pure, beati loro..
altri vivono ai margini come se non ci fosse un domani, ma la verità è che non c'è nemmeno un oggi.
perchè siamo qui?
dove siamo?
non è la città dove sono nato e nessuna di quelle che ho visto.
non è la mia lingua, non so perchè riesco a parlarla ma la parlano tutti, parlano tutti la stessa cazzo di lingua, tranne i ricchi.
non mi ricordo il mio nome di prima, se c'è stato veramente un prima, ora mi chiamano l'idiota per le domande che faccio, non mi dispiace il mio nuovo nome.
è come essersi svegliato da un sogno molto realistico, non ricordi bene tutto, molte cose non hanno senso se non nel sogno, ma le ricordi.
così ricordo di essere italiano, non sono in molti, ricordo che avevo poco meno di trent'anni e che il mio lavoro non mi piaceva.
alcuni si svegliano già vecchi o senza un arto, mi è andata bene, io sono solo un po' sovrappeso. peccato che lo sarò per sempre.
quando mi sono alzato mi sono sentito come tutti all'inizio, spaesato, cos'è successo? dove sono? chi sono? perchè?
ero solo in una fabbrica abbandonata, mi sono accorto subito che c'era qualcosa che non andava, mi sono sentito strano, o meglio non mi sono sentito affatto, nè stanco nè scombussolato nè assetato, ho girato la fabbrica e ho visto altre persone, barboni, non ho parlato con nessuno lì dentro ma dopo un po' ho sentito qualcuno gridare, una ragazza appena alzata e terrorizzata, l'avrei consolata volentieri ma non avevo nessuna delle risposte che le servivano, è scappata urlando, non credo sia sopravvissuta.
fuori dalla fabbrica ho incontrato gli altri e ho subito iniziato a fare domande da idiota, le risposte sono arrivate, scortesi ma sono arrivate.
il più "vecchio" è più giovane di me e gli manca l'ultima falange del medio sinistro, presa da un bambino, è qui da almeno 30 anni, dice. è americano, ma non si ricorda di dove, non ha mai visto friends e questo mi inquieta, forse dice la verità.
ogni tanto mangia giusto per il gusto di ricordarsi come si fa, non fa molto altro, non c'è molto da fare a parte ripararsi dalla pioggia o dal freddo, non che dia fastidio, ma se ti va un piede in cancrena non lo recuperi e l'eternità da zoppo non è piacevole.
nella città la gente vive come viveva prima, solo che nessuno muore, mai.
a meno che non venga ucciso.
e non sono pochi quelli che vengono ammazzati.
l'unica cosa che da un po' di sollievo e che ancora funziona sono le droghe, tantissime droghe a prezzi bassissimi, birre pessime che ti stendono facilmente.
molti passano la vita a drogarsi tutto ciò che guadagnano, sperando di non risvegliarsi.
sono un po' perplesso, ci sarà pure qualcuno che sa qualcosa, anche se io non l'ho ancora trovato ci riuscirò e ballerò sulla sua tomba vestito da pagliaccio.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-43672105788144127632013-03-03T05:30:00.000+01:002013-03-03T19:48:54.498+01:002 libri in testaè da un po' che ho un libro in testa, che però non so come mettere giù..
poi sta sera ho mangiato una barretta di cioccolato con scaglie di miele e pezzi di nocciole, quindi ho dormito 4 ore e poi mi son svegliato perchè sognavo talmente veloce che stavo uscendo di strada.
e mi son svegliato con un secondo libro in testa, con meno senso dell'altro.
ma partiamo dal secondo libro perchè il primo comunque ce l'ho in testa mentre quello nuovo è fresco fresco e se non lo metto giù poi non ci sarà più.
un uomo che non fa figli, scinde sé stesso.
nel senso che non solo i suoi figli saranno cloni di sè, in aggiunta a tutti i fattori positivi del partner, ma ne manterrà anche sempre un contatto profondo, fino ad averne il controllo.
un controllo che potrebbe apparire negli anni come lampante o che potrebbe esistere già dal concepimento, magari potendo scegliere il come crescere, appesantendone però forse eccessivamente la semplicità di gestione da parte dell'originale.
che magari una volta morto rende liberi tutti i suoi discendenti, un originale naturalmente immortale e probabilmente relegato in qualche caverna in india a fare l'eremita perchè sarebbe troppo difficile vivere tutte le vite dei tuoi discendenti (che tenderanno ad aumentare esponenzialmente) e contemporaneamente la tua.
che è poi anche la mia teoria su dio..
o più o meno..
[parentesi su chi io credo sia dio:
non associo la figura di dio a quella cristiana o di altre religioni monoteiste che gli attribuiscono capacità psichiche vere e proprie(col relativo pensiero "ma se è eternamente buono ed eternamente onnipotente, perchè fa succedere cose brutte?").
associo dio più o meno alla figura induista di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Brahma">ब्रह्मन्</a> un essere eterno che non è che sia cosciente, c'è perchè è tutto, vive tutte le vite contemporaneamente ed è tutte le cose contemporaneamente, cosa che in teoria fa anche il dio cristiano che appunto È.
ma senza l'accorgersi di essere.. mi sono perso un attimo perchè non è che uno ci pensa a ste cose e quindi sono ancora tutto sul cloud mentale delle mie convinzioni che non ho ancora assimilato o anche solo approfondito, come la teoria esegetica che mi vorrebbe frocio, quindi ho appena scoperto un mondo incredibili di dei induisti e dei vari veda, ma che alla fine sono validi solo i primi 4 veda e gli altri sono tipo note a margine, ma sto divagando.
una volta che uno muore torna a far parte di dio, quindi di tutto.
dio, vivendo tutte le vite, non ha senso voglia interferire, è tutto, soffre enormemente ed enormemente gode.
questa è l'unica spiegazione plausibile che son riuscito a darmi sulla figura di dio, che non ha bisogno di spiegazioni plausibili, ma la mia mente sì.
quindi dio è tutto e proprio per questo motivo: è una merda.
]
mi accorgo ora che l'idea per il mio secondo libro si potrebbe fondere facilmente con il mio primo libro..
perchè nel mio primo libro pensavo di mettere uno che vive in un mondo dove ci sono tipo gli zombie, o i vampiri, sono ancora indeciso su come metterli giù, comunque in quel mondo la gente non muore(perchè in realtà son tutti già morti e quella è la vita dopo la morte, ma sono indeciso se farlo capire dal libro o lasciarlo intendere o non darne nemmeno un accenno), sono tutti immortali e non c'è bisogno di mangiare, o di bere, o di respirare, ma una grossa fetta della popolazione lo fa lo stesso, perchè ne ha psicologicamente bisogno e non vuole ammettere la verità.
la cosa brutta di quel mondo è che nessuno può fare figli, nel senso che si possono tecnicamente FARE figli, ma nascono senz'anima e tendenzialmente cattivi proprio perchè senz'anima, eccoli, gli zombie o i vampiri.
perchè se da bambini non sono un grosso problema, da adulti possono diventarlo.
dimenticavo di specificare che sono immortali tipo gli elfi del signore degli anelli, immortali di loro ma che possono essere uccisi, non immortali tipo déi greci che sono proprio immortali che se tipo anche li ammazzi in realtà non è che muoiono.
diciamo sono esseri tendenzialmente immortali, ma che posson morire di morte violenta, o di malattie, o per ferite gravi, insomma avete capito.
quindi fare figli è ILLEGALE, ma qualcuno lo fa lo stesso, magari i ricchi possono farlo anche apertamente, aprendo così tutto il mondo sul fatto che la legge non è uguale per tutti eccetera.
I FIGLI, che ho deciso chiamerò d'ora in poi così, sono "contagiosi", ritornando alla loro somiglianza coi vampiri, o gli zombie, diciamo che in effetti sono tipo zombie, i vampiri non c'entrano un cazzo..
anche perchè se un immortale viene morso da uno di questi e riesce a sopravvivere, tendenzialmente gli ha fornito un pezzo della sua anima, quindi anche un figlio può avere un'anima, basta mangiare abbastanza umani.
ma che ficata sta diventando sta storia?
quindi l'anima risiede nel corpo ed È il corpo, se si viene mangiati troppo quindi, si perdono pezzi della propria anima, fino a esserne privi.
ma se l'anima è di uno solo stai bene, se mangi tante persone e quindi hai pezzi di anime diverse non è che sei normale, che poi nessuno lo è, ma almeno all'inizio hai tipo problemi a far convivere le varie anime della tua anima, quindi puoi anche tipo acquisire nuove anime mangiando altri immortali, nonostante sia pericoloso tipo farsi un acido, per un po' sei sconvolto, tipo gli highlander quando ammazzano un altro immortale, si potrebbe anche mischiare questa cosa.
perchè è comunque un mondo infinito, nel senso che non è che ci sia il sole o la luna o un vero e proprio pianeta terra, c'è una roba infinita tipo stanza dello spirito e del tempo in dragon ball, e magari dopo un po' li faccio volare.. ma chennesò, è ancora tutto in divenire.
il succo è che quando muori non muori veramente ma vai in un altro posto dove se "vuoi"(inconsciamente) essere giovane, sei giovane, sennò sei vecchio, quindi tipo ci sono anche i vecchi, che pensano di morire invecchiando, ma in realtà restano vecchi in eterno, il protagonista poi trova il tipo originale, e qui mi ricollego al secondo libro, che a questo punto fa parte del primo..
mi sono un po' perso..
di nuovo.
ad ogni modo il protagonista trova quello originale e lo sveglia, perchè tipo meditava a eoni interi per riuscire a gestire tutti quei cloni, che nel corso degli eoni si son modificati fino a non sembrare figli di un'unico creatore con diverse madri..
forse mi conviene tenerli separati.
dai, nel primo libro il protagonista capisce di essere in realtà morto e accetta la sua condizione quindi come ricompensa: muore.
bello il finale, vero?
o magari lo faccio finire in una qualche strana foresta in un posto sperduto tipo laos dove trova una tribù indigena che fa vite normali, nascono e muoiono lì, e non ne capisce il motivo, poi capisce che l'anarchia è la via.
si vede che sono bozze?
ora vai Chicco, rubami l'idea del secolo per un libro che scardini il sistema!!
ballerò sulla tua tomba, vestito da pagliaccio.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-6598319212742943002013-02-05T06:20:00.000+01:002013-03-03T05:13:51.559+01:00la FLENTIA e altri simboli di punteggiatura ufficiosila "," dopo il ma ci sta benissimo.
non me ne frega una cazzo della grammatica se dice cose stupide.
ci sta bene.
se potessi usare la FLENTIA sarebbe tutto più comodo.
ma sono l'unica persona al mondo ad apprenderne appieno il significato, sulle 5 che ne conoscono l'esistenza.
inizia così un post a caso 391 giorni, 1 ora, 31 minuti e 17 secondi dopo il precedente..
.
..
finisce così un post a caso 391 giorni, 1 ora, 44 minuti e 17 secondi dopo il precedente..Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-14891971889121145762012-01-10T04:36:00.002+01:002012-01-10T04:38:23.866+01:00la fine di un'amiciziail duomo di milano ti scoppia in faccia ed è il big beng..<br /><br />avevo un sacco di robe da scrivere, <br />amici che se ne vanno, <br />a parer mio senza motivo, <br />donne che mi mancano,<br />donne a cui penso..<br /><br />ma mi son perso nei miei pensieriMauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-32437939860147640982012-01-10T04:22:00.002+01:002012-01-10T04:35:54.355+01:00日曜日よりの使者このまま どこか遠く 連れてってくれないか<br />君は 君こそは 日曜日よりの使者<br />たとえば 世界中が どしゃ降りの雨だろうと<br />ゲラゲラ 笑える 日曜日よりの使者<br />きのうの夜に飲んだ グラスに飛び込んで<br />浮き輪を浮かべた 日曜日よりの使者<br />適当な嘘をついて その場を切り抜けて<br />誰一人 傷つけない 日曜日よりの使者<br />流れ星が たどり着いたのは<br />悲しみが沈む 西の空<br />そして東から昇ってくるものを<br />迎えに行くんだろ 日曜日よりの使者<br />このまま どこか遠く 連れてってくれないか<br />君は 君こそは 日曜日よりの使者<br />たとえばこの街が 僕を欲しがっても<br />今すぐ出かけよう 日曜日よりの使者<br />流れ星が たどり着いたのは<br />悲しみが沈む 西の空<br />そして東から昇ってくるものを<br />迎えに行くんだろ 日曜日よりの使者Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-19534845586425528502011-03-14T14:55:00.002+01:002024-02-27T19:22:36.304+01:00Odio gli indifferenti<span style="font-size: medium;">Odio gli indifferenti. Credo come Hebbel che "vivere vuol dire essere partigiani" (1).<br />Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. <br />L'indifferenza è il peso morto della storia. E' la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità; e ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all'intelligenza e la strozza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, il possibile bene che un atto eroico (di valore universale) può generare, non è tanto dovuto all'iniziativa dei pochi che operano, quanto all'indifferenza, all'assenteismo dei molti. Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. La fatalità che sembra dominare la storia non è altro appunto che apparenza illusoria di questa indifferenza, di questo assenteismo. Dei fatti maturano nell'ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e passioni personali di piccoli gruppi attivi, e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. E questo ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo? Ma nessuno o pochi si fanno una colpa della loro indifferenza, del loro scetticismo, del non aver dato il loro braccio e la loro attività a quei gruppi di cittadini che, appunto per evitare quel tal male, combattevano, di procurare quel tal bene si proponevano. <br />I più di costoro, invece, ad avvenimenti compiuti, preferiscono parlare di fallimenti ideali, di programmi definitivamente crollati e di altre simili piacevolezze. Ricominciano così la loro assenza da ogni responsabilità. E non già che non vedano chiaro nelle cose, e che qualche volta non siano capaci di prospettare bellissime soluzioni dei problemi più urgenti, o di quelli che, pur richiedendo ampia preparazione e tempo, sono tuttavia altrettanto urgenti. Ma queste soluzioni rimangono bellissimamente infeconde, ma questo contributo alla vita collettiva non è animato da alcuna luce morale; è prodotto di curiosità intellettuale, non di pungente senso di una responsabilità storica che vuole tutti attivi nella vita, che non ammette agnosticismi e indifferenze di nessun genere. Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'èin essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano nel sacrifizio; e colui che sta alla finestra, in agguato, voglia usufruire del poco bene che l'attività di pochi procura e sfoghi la sua delusione vituperando il sacrificato, lo svenato perché non è riuscito nel suo intento. <br />Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. </span><br /><br />"La Città futura", pp. 1-1 Raccolto in SG, 78-80. <br /><br />Nota<br /><br />(1) Cfr. Friedrich Hebbel, Diario, trad. e introduzione di Scipio Slataper, Carabba, Lanciano 19I2 ("Cultura dell'anima"), p. 82: "Vivere significa esser partigiani" (riflessione n. 2127). Questo stesso pensiero di Hebbel era stato pubblicato nel numero del "Grido del Popolo" del 27 maggio 1916, insieme con le seguenti due "riflessioni" tratte dalla medesima opera: " 1. Un prigioniero è un predicatore della libertà. 2. Alla gioventù si rimprovera spesso di credere che il mondo cominci appena con essa. Ma la vecchiaia crede anche più spesso che il mondo cessi con lei. Cos'è peggio? "<br /><br />11 febbraio 1917<br />Antonio GramsciMauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-46130030801951599702011-03-06T03:52:00.001+01:002011-12-22T01:11:54.491+01:00Ad ogni modo, potrei avere torto.ma non sempre.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-69571510878726676732011-03-01T04:35:00.003+01:002012-07-19T23:02:57.565+02:00l'incredibile dono della procrastinazionemi piace un sacco questo titolo, quindi lo ripeto un'altra volta.<br /><br />sono fatto male, ma sono fatto così, qual è il problema?<br /><br />non ti piaccio? non mi frequentare. <br />è semplice.<br /><br />libero arbitrio.<br /><br />non è che abbia qualcosa da dire.<br />quindi la finiamo qui.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-50021156458862824322011-02-22T21:34:00.003+01:002011-02-22T21:47:25.158+01:00la felicità si sfiora solo a metà salto.un bel post sincero.<br />un sacco di tempo che non ne produco uno.<br />eccolo qui, senza senso, senza filo, solo perchè ne ho un bisogno psichico.<br /><br />sono felice, o meglio, ero felice, ero un po' più felice oggi pomeriggio di adesso.<br />ma sono comunque felice.<br />e non so che fare, ho milioni di progetti in testa che non portano da nessuna parte e voglio seguirli tutti, ma non posso..<br />libero solo se non libero. il libero arbitrio è una carognata a volte.<br />e sono un megalomane cazzone, sono un pagliaccio, lo so, lo accetto, vado avanti.<br />ma son diverso, saranno i baffi ma sono profondamente diverso.<br />sarà l'amore..<br /><br />sarà un insieme di sostanze e coincidenze ma son felice cazzo.<br />e dormo poco, pochissimo.<br />ma non ho sonno, quasi mai.<br />poi quando ho sonno comunque non dormo e allora che cazzo ci provo a fare, mi stendo e inizio a pensare a cose a caso.<br />ad andare con gli elfi, in mezzo al nulla a lavarmi con la cenere, meditare e coltivare.<br />un lavoro fisico, semplice, lento. come la natura.<br />sto diventando un fricchettone..<br />però non solo.<br /><br />ho dentro anche un imprenditore, che non ha voglia di fare un cazzo, ma c'è.<br />e rompe i coglioni, insiste con le sue idee del cazzo..<br />servono soldi! non ne abbiamo, non c'hanno mai interessato.<br /><br />ma mi sa che è giunto il momento di accumularne.<br />servono sempre..<br /><br />ma io non voglio vivere a Milano.<br />nemmeno in svizzera, questo è certo. un'angoscia ieri!!<br /><br />è come qui, più o meno, solo più pulito.<br />poi guardi meglio e capisci che non c'entra un cazzo in fondo.<br />SEMBRA come qui, ma non lo è.<br />Lugano sembra Milano, progettata da un computer, tutto perfetto, pulito.<br />anche l'acqua del fiume scende in modo diverso, più dignitoso, più altezzoso, con del contegno che l'acqua del naviglio non c'ha.<br />un kebab 8 euro.. ma è un kebab!! è carne rancida con delle verdure cadute per terra! come cazzo fai a farlo pagare così?!<br />anche un piatto che in thailandia costava tipo 1 euro costa 17! ma come fai!?<br />con che coraggio!?<br />che poi perchè a volte scrivono kebap non l'ho capito, è con la p o la b? boh.<br /><br />comunque parliamone, sai che mi piace.<br /><br />e senza nessun senso, nello stesso modo in cui è iniziato.<br />finisce.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-77402480358713745122011-02-16T09:15:00.002+01:002011-02-16T09:16:03.505+01:00ingerenze comichequesta la scrivo, perchè è veramente troppo bella per non essere divulgata.<br />presa da www.danieleluttazzi.it<br /><br /><br />Berlusconi a giudizio con rito immediato. Mi sa che per un po' starò lontano da treni e metropolitane. (Alessandro Scalzo)Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-42033156462637815482011-02-14T18:43:00.002+01:002011-02-19T05:22:34.137+01:00l'incredibile dono della procrastinazionevivere sognando..<br /><br />non si può vivere sognando..Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-54033002016648251392011-02-12T05:43:00.004+01:002012-01-10T03:44:56.318+01:00Saprete altre cose..4 mesi dall'ultimo post!! un sacco di tempo per uno che dovrebbe aggiornare un blog.<br />ma questo non è un blog, sono edonismi verbali su pixel.<br />scrivo quando non ho incontrato durante la giornata abbastanza gente alla quale dire quello che mi passa per la testa e, più in generale, vantarmi.<br />non mi piace moltissimo il mio carattere.<br />non mi piace essere egocentrico, superbo, e un sacco di altri aggettivi negativi che possono venirti in mente.<br /><br />però non è che lo faccio apposta, non sono cattivo.. è colpa di mia madre.<br />e già questo la dice tutta, do la colpa a mia madre per come sono caratterialmente, denotando un pessimo carattere nel farlo.<br /><br />anche se ho scoperto qualche ora fa che non è solo colpa sua..<br />io sono nato nella casa posta in via San Vittore 12 a Milano il 1.9.85 alle 8:25. <br />che poi sarebbe il Fatebenefratelli, visto che mia madre è cresciuta in viale piave credo conoscesse qualcuno lì.<br />ma sto divagando.<br />come sempre.<br /><br />sono Vergine, ascendente Vergine.<br />ho scoperto, dicevo, questa sera che il caratteraccio che ho è dovuto a questa strana combinazione d'eventi e intersezioni cosmiche, o quel che l'è. io pensavo i vergini fossero precisi e metodici, organizzatori per eccellenza, la qual cosa io non sono affatto!! vedesi la mia scrivania e tutto ciò che riguarda ciò che è solamente mio e che amministro come se nessun altro abbia la minima possibilità di ritrovarcisi.. forse lo faccio proprio per questo, forse.<br />più probabilmente perchè non riesco a mettermi lì e fare una cosa, però mi piace più o meno tutto, quindi prendo volantini, libelli, fogliettini improbabili sui quali annotare un'idea che poi perdo immancabilmente e ritrovo a mesi di distanza ridendo.<br />e quindi tutto lo scibile è su una scrivania, senza nesso logico od ordine, il tutto immerso nella musica e in dei cavi per collegare qualcosa a qualcos'altro, da bravi cavi infatti, collegano.<br /><br />la mia è una cultura basata sulle rubriche tipo "spigolature", o comunque informazioni completamente inutili che mi rimangono in testa senza soluzione di continuità o senso riferito all'uso che ne posso fare.<br />tipo oggi ho letto mentre cacavo una storiella di un tipo da qualche parte che ha fatto qualcosa, ma non ricordo altro!<br />per la precisione ricordo che, in svizzera, un tale di nome: *** *** ha iniziato a fare murales di gente stilizzata credo in stile Keith Haring ma non lo so perchè da bravo stronzo non ho approfondito, per esprimere la spersonalizzazione che le città tendono a causare nella società, è stato subito riconosciuto e apprezzato dalla critica, ed è stato altrettantemente riconosciuto dalla polizia helvetica, che l'ha arrestato e messo in galera per 6 mesi.<br />poi mi ricordo che Luigi XIV, ma poteva essere anche il secondo, aveva un solo grave problema nella sua vita: decidere la mattina se bere un tè o una cioccolata.<br />perchè il tè ne manteneva la linea, mentre la cioccolata, dal gusto più soddisfacente ma più consistente dal punto di vista ciccioso, come credo dicessero allora, lo avrebbe fatto ingrassare.<br />oppure so perchè il canguro si chiama così, lo vuoi sapere? chiedimelo la prossima volta che ci vediamo, se hai 20 minuti da investire in una mia risposta che soddisferà la tua domanda iniziale per i primi 2 minuti, dopodiché un fiume di parole e tempi comici ti sommergerà senza pietà alcuna. fino a che griderai pietà. da allora dovrai disquisire tu di qualcosa di bello che ti è successo sennò non sarò soddisfatto e non ti parlo più. gnè.<br />perchè a me piace un sacco parlare, e si vede.<br />ma anche ascoltare!<br />mi sa che so' frocio.<br />perchè comunque quando racconto qualcosa ci metto tutto me stesso e, sempre per lo stesso discorso del carattere der cazzo, mi viene maledettamente bene.<br />oh, me lo dice laggente Zio, non è che sparo a caso.<br />e io ringrazio, un po' mi vergogno, e sono sincero quando mi vergogno se mi fanno un complimento di persona.<br />non mi viene da pavoneggiarmi lì per lì, magari lo faccio dopo, magari qui, magari con qualcuno, però lo faccio.<br />scrivo per un bisogno, non cercarci un senso o un filo logico, mi esce così dalla testa e lo butto giù senza riguardarlo, lo rovinerei, forse, forse non ho la costanza né la voglia di mettermi lì a far la prosa, anche se mi è stato chiesto(!?)<br />dovrei trovare un editor che corregga tutto, ti va di farlo? assunta. stage eterno. contenta?<br /><br />vedi, mi so' perso.. fammi andare a ricontrollare che cazzo volevo dire..<br />mah, parlavo un po' di me e un po' di te..<br />ancora meno filo logico del solito, questo post non ha nemmeno una struttura o qualche strano avvenimento sul quale basarsi.<br /><br />vorrei studiare meglio la mia lingua, e saper scrivere in inglese abbastanza bene da buttarla giù nell'altra lingua che padroneggio una minima.<br /><br />ma ho deciso, ecco dove stava la scintilla che ha dato fuoco a questo post: inizierò a fare un videoblog.<br /><br />il tutto perchè mi sono messo in un'impresa che definire più grande di me è un eufemismo.<br />hai presente Canterbury?<br />massì, dove c'è la chiesa famosa, quel posto "vicino" Londra. poi stasera qualcuno mi ha detto che ci è nato qualcuno di famoso, ma non ricordo..<br />comunque: da Canterbury a Roma di corsa.<br />non sto scherzando.<br />a luglio parto.<br />[eh, ma il Canale della Manica Zion?!]<br />A NUOTO!!<br /><br />no, non è vero. quello lo facciamo come le persone normali, nel tunnel che c'è sotto la manica.<br />in treno credo, non ne abbiamo ancora parlato.<br /><br />è tutto in divenire, che è un bel modo di dire che nun so' un secha io! sicché.<br /><br />comunque il tutto per dire che ho un sacco di idee improbabili in testa.<br />prima fra tutte; la prima che mi è venuta in mente:<br />_ fondare il primo ostello gratutito<br />non è una stronzata, ci ho ragionato sopra quando vivevo ad Amsterdam e piombavo marmo. c'è tutto un progetto dietro di camerate gratuite e camere singole in cambio di volontariato incredibilmente funzionale secondo me, certo: nessuno ci guadagnerebbe un cazzo, però non è male come idea secondo me.<br />alla fine i soldi non fanno la felicità, no!?<br />o, per dirla come Henny Youngman: What's the use of happiness? it can't buy you money.<br />e, per dirla come Daniele Luttazzi: A tutti piacciono le minorenni, per questo c'è una legge.<br />che non c'entra un cazzo ma non trovo la citazione giusta e non la ricordo con esattezza..<br />ed è sempre meglio non divulgare cazzate.<br /><br />comunque mi son perso e il post è già abbastanza lungo.<br />il tutto per dire che farò videoblog da ora in poi, forse.<br /><br />cercasi editors. non pagati, naturalmente.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-33165836697242551972010-10-12T00:24:00.001+02:002010-10-12T02:20:03.623+02:00C'è un sogno che ci sta sognando.vorrei incontrare personalmente quello che ha convinto le donne che i leggins sono portabili in tutte le occasioni.<br />no seriamente, sei un genio.<br />sono nude. si vede tutto.<br />o meglio si immagina tutto, ma sorpassa l'immaginario sfociando altrove.<br />non ci puoi andare in giro. tanto vale andare in giro nuda.. ma dipinta d'un altro colore.<br />e allora che cambia, cosa cambia ai miei occhi se sei blu invece di rosa?<br />perchè mi piacciono le ragazze bruttine?<br />non capisco i miei gusti.<br /><br />comunque non puoi piangere tutto il giorno perchè sei così cretina da distruggerti la maglietta nel mio freezer per togliere una cicca.<br />non ha senso.<br />già sono stressato di mio, se mi attacchi il pippone anche tu non si finisce da nessuna parte.<br />manco me la dessi.<br />non bisognerebbe prendersi certe libertà.<br /><br />non ne vale la pena da parte mia.<br /><br />forse più avanti, ora no.<br /><br />comunque mi interrogo sulla vita tra un decoder e l'altro.<br />e continuo a prendere pessimi vuoti.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-50193001290376203982010-10-01T22:04:00.002+02:002010-10-01T22:14:43.475+02:00non basta avere la frangetta, devi saperla portarele cose vanno avanti, stranamente, vanno avanti.<br />non so, è strano, voglio dire, uno va dall'altre parte del mondo e qualcosa cambia dentro di lui, ma poi è costretto dalle vicissitudini, come un virus intestinale, a tornare, e tutto è rimasto uguale, se non è addirittura peggiorato.<br /><br />non cambi nulla.<br /><br />il mondo non viene toccato dal resto del mondo.<br /><br />piccoli universi si ignorano esplodendo in solitaria.<br /><br />scrivo di getto e penso di getto, senza un filo logico, giusto per sfogarmi, proprio perchè ne ho bisogno, altrimenti mi uscirebbe sotto forte che non mi piacerebbero.<br />idee stupende momentanee continuano a tenermi vivo, non avrei molto altro senso altrimenti.<br />c'è un senso?<br />secondo me sì. il senso è il non sense.<br />nel senso, uno nasce, cresce, impara, sbaglia, dimentica, soffre, ride, piange, sanguina, spreca tempo, parole, fiato e fatica.<br />e il mondo se ne frega.<br />cazzo deve fregargliene, non ha senso quell'essere minuscolo, nemmeno lo vede, nemmeno lo sente, che esista o meno non fa differenza, per il resto del tutto.<br />ma io sono importante per me, io sono la cosa più importante per me stesso.<br />se conoscessi uno come me, lo odierei.<br />ho un carattere del cazzo spesso.<br />non mi piace, vaffanculo mamma.<br />vedi, anche in questo, mi lamento di me stesso e subito dopo che faccio, do la colpa a qualcun altro per come sono.<br /><br />bah.<br />comunque ho ricominciato una vita socialmente accettabile, pensando d'andare a vivere in mezzo ai monti allevando pecore da cashmere, assurdo che sia pelo in eccesso..<br />le pecori sono animali troppo stupidi.<br /><br />ora invece esco.<br /><br />non ho più sonno..<br /><br />sarà che sono innamorato<br /><br />Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vosMauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-87309248390970208822010-07-04T06:40:00.003+02:002010-07-16T14:09:19.308+02:00a volte ritornano.back in black, un po' triste, ma anche no..<br /><br />un'infezione intestinale coi controcazzi ha stoppato il mio progetto ed il mio entusiasmo.<br /><br />eravamo in mezzo al Laos quando ho iniziato ad avere qualche problema, l'alimentazione non sanissima ed uno stile di vita che mi porta a fare bagni nelle cascate e mangiare cavallette non hanno aiutato il mio povero intestino.<br />ma andavo avanti, facendo finta di nulla, poi è arrivata la febbre, in mezzo al niente che più niente solo in Antartide, cambio di paese per assicurarmi almeno una degna sepoltura, al confine terrestre tra Laos e Cambogia però controllano un minimo la febbre con una macchinetta per evitare che gente come me entri mentre è malata.<br />di tutto il pullman, saremo stati 50, sono stato miracolosamente l'unico a non essere stato controllato.<br />secondo me l'hanno fatto apposta, si vedeva che stavo male e non avevano voglia di rogne, "ci penserà la Cambogia" avran detto, meglio così.<br />viaggio in autobus peggiore della mia vita per arrivare a qualcosa di simile ad una città, ho "dormito" sdraiato nel corridoio perchè seduto ero troppo scomodo.<br />la febbre l'avevo da un paio di giorni, e anche il mal di gola gli andava a ruota, inoltre, per usare un eufemismo, in bagno da 2 settimane non producevo il classico plop che da sollievo.<br />arrivati a Siem Reap, la città con il famoso complesso di templi di Angkor Wat, rimango nella mia stanzetta a riposare, ma non serve, la febbre sale e sto una merda, mi procuro un termometro e scopro finalmente la gradazione della mia malattia, 39.7, buon punteggio, ma non sufficiente per morire.<br />quindi il giorno dopo decido d'andare al tempio, sveglia prima dell'alba perchè dicono sia spettacolare da vedere lì.<br />non dormo naturalmente e la matina sento che qualcosa non va, dopo il primo tempio non entro più in nessuno, sono fuori che dormo sul tuk tuk con l'autista, finito il giro mi riposo un po' e poi mi provo la febbre, 41.3, bene. ho migliorato.<br />devo andare in ospedale.<br />vado in una piccola clinica privata lì vicino dall'infausto titolo di clinica dell'amicizia Khmer-cinese, gechi sulle pareti ed insetti anche nell'ambulatorio non mi fermo ed aspetto il dottore.<br />arriva un cinquantenne in canotta con un camicie logoro sopra e la "barba" sfatta.<br />mi tocca un po' e poi dice che ho le tonsille infiammate, non mi chiede altro, mi prescrive della roba, io mi alzo e me ne vado prima che inizi il trattamento, pago i 5 dollari di visita e vado in un vero ospedale, quì mi visitano un po' e dicono che probabilmente ho un virus intestinale, che devo dare 500$ d'acconto e probabilmente passare lì la notte, accetto, firmo tutto e aspetto, nessuno arriva, poi realizzo che vogliono subito i 500, senno non mi toccano nemmeno.<br />prelevo e pago.<br />si materializza un infermiere che mi fa una pessima puntura per la farfalla, torna il dottore, mi visita ancora e vengo spostato in camera, una specie di suite, 150$ a notte, tutto è prezzato, acqua 2 $, infermiere 50$, visita del dottore 150$ ecc.<br />per i pasti ho il menù, decido io che mangiare.. mai vista na' roba così. e lo dico in senso negativo.<br />per fortuna c'era Davide e la sua ragazza che mi hanno aiutato molto, anche perchè io nn ero molto in grado di ragionare..<br />pigiamino Khmer e gironzolo per l'ospedale..<br />tra una capatina in bagno e l'altra..<br />sempre sotto flebo..<br /><br />la prima notte è un inferno, mi sveglio all'una e sto avendo le colvulsioni dal freddo, solo che non fa freddo, quindi ho qualcosa che non va.<br />mentre arriva l'infermiere inizio ad avere dei dolori alle gambe tipo convulsioni, le mie gambe si rannicchiano in posizione fetale da sole in modo molto doloroso, io non respiro bene, mi sembra di stare correndo in salita nella neve, ho le convulsioni, sto una merda, per quella mezz'ora sono all'inferno, poi arriva il dottore, mi danno un sedativo, sto meglio.<br />gli chiedo CHE CAZZO E? SUCCESSO!?<br />scoprono d'aver sbagliato dosaggio della flebo, bene..<br />avevo la febbre troppo alta per la flebo che mi hanno fatto(!?).<br /><br />il giorno dopo tutto a posto.<br />devo passare ancora lì la notte eccetera ma chissenefrega, ho l'assicurazione io.<br />col cazzo.<br />chiamo l'assicurazione per delucidazioni sul da farsi e scopro che non sono più assicurato. nonostante avessi spegato bene a quella gran puttana della centralinista, oltre che in internet, che avrei girato l'Asia a lungo, la mia poliza ha una piccola clausola che la fa scadere nel caso io non rientri in Italia ogni 3 mesi.<br />bene, perfetto. dio mi guarda dall'alto e bestemmia.<br />devo pagare io il conto dell'ospedale: 2337.50$ = 1860€<br />soldi sul mio conto: 1200€. vacanza finita<br /><br />pullman fino a Bangkok, volo, Milano.<br /><br />ed eccomi qui.<br />piaciuta la storia?<br />a me no, CRISTODIO!Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-82950433384936418372010-06-23T19:06:00.005+02:002012-01-10T04:18:01.922+01:00誰に向かって口聞いてんだよ!?non c'ho tempo, l'internet point sta chiudendo e nella mia guest house non c'è internet perchè il proprietario è un alcolista norvegese.<br /><br />ora parto.<br /><br />il progetto iniziale era d'andare a lavorare per l'estate ad Okinawa dopo aver fatto il giro di Giappone e Corea in autostop.<br />mi son ritrovato in mezzo ad una guerra civile a Bangkok e poi in Laos, sempre senza motivo.<br /><br />qui l'idea è stata quella di lavorare come volontario per una scuola di scalata libera sulle stupende montagne che adornano il paesaggio di Vang Vieng.<br />due giorni fa però, chiacchierando con degli sconosciuti ho scoperto che uno degli interlocutori è nato nel mio stesso paese, nonostante non lo capissi affatto dal suo accento.<br />Davide, 28 anni, da 10 fuori dall'Italia, per me: un esempio di vita.<br /><br />conoscendolo gli faccio vedere un po' la cittadina in cui mi trovo, che ormai conosco abbastanza bene, i dintorni e quello che può offrire.<br />apprendo che sta facendo il giro del mondo con la sua ragazza, incredibile offerta di un volo in giro per il globo, un'offerta che non mancherò di raccogliere.<br />il suo piano di viaggio è veloce e tocca molti posti, come piace a me.<br />mi aggrego.<br />quindi partiamo domani assieme verso il sud di questo paese, poi Cambogia e su di ritorno in Vietnam, lui parte per il Giappone, con mille consigli di uno che ci ha vissuto un po'.<br />io invece punterò verso l'Australia, un paese dove pagano bene gli agricoltori, lavori stagionali in ogni stagione ben pagati e pesanti, sempre come piace a me.<br />ma a modo mio.<br />barcastop possibilmente.<br />magari passando per paesi improbabili e milioni di isolette paradisiache.<br /><br />Australia, un paese che non mi ha mai spirato particolarmente, ma è anche un paese dove ti pagano per portare dei camper da un paese ad un altro distante 10000Km, un sogno quindi, almeno per me.<br /><br />si parte, nell'incertezza, l'unico posto dove mi sento a casa.<br /><br />dove dormo questa sera non lo so.<br />è questo che mi piace.<br /><br />ciao.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-34306287865720807232010-06-16T15:20:00.000+02:002010-06-16T15:21:04.514+02:001970 Pontiac FirebirdThere is so much beauty in the world.<br />Sometimes I feel like I'm seeing it all at once, and it's too much.<br />My heart fills up like a balloon that's about to burst.<br />And then I remember to relax,<br />and stop trying to hold on to it,<br />and then it flows through me like rain<br />and i can't feel anything but gratitude<br />for every single moment of my stupid little life.<br />You have no idea what I'm talking about,<br />I'm sure.<br />But don't worry,<br />you will someday.<br /></p>Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-31106895027730579832010-06-07T07:28:00.003+02:002010-06-07T07:37:57.841+02:00Live Your Lie Until You Die.aspettando che mi ridessero i vestiti puliti ho passato troppo tempo in quella guest house, è tardi.<br />dovrò prendere l'ultimo autobus per dove ho immotivatamente deciso d'andare.<br /><br />Vang Vieng, una cittadina sul fiume.<br />il viaggio dovrebbe durare 4 ore, ma in Laos il tempo è relativo.<br />stranamente infatti, ne dura meno. 3.30<br />i 500Km si snodano dentro foreste e vallate, o su ponti infiniti sbattuti su fiumi incazzati per il temporale più incredibile che abbia mai visto.<br /><br />paesotti da cartolina si stagliano sul mio finestrino, <br />non riesco a prendere sonno,<br />sarà il caldo, sarà il freddo,<br />sarà De Andrè.<br /><br />ma non dormo un minuto.<br /><br />ogni ora c'è una sosta, alla terza sosta nel nulla più completo decido di scendere perchè chi non piscia in compagnia o ce l'ha storto o ce l'ha via.<br /><br />lì noto per la prima volta che tra quelli che scendono c'è un ragazzo che non espleta alcun bisogno, non fuma, non si sgranchisce le gambe.<br />che fa?<br />ha una giacca appoggiata sulle spalle che gli copre quasi completamente la spalla sinistra.<br />ma il kalashnikov è troppo lungo per non farne uscire la punta.<br /><br />sapevo di eventuali problemi con tribù autoctone, ma non credevo si arrivasse a questo.<br />purtroppo più ci si sposta dalle grandi città e meno sono viste di buon occhio le fotografie, rifiuta quindi la mia richiesta di una foto. peccato.<br /><br />arrivo a destinazione, sono l'unico che si ferma qui, <br />l'autobus in terrai non fa nemmeno questa tratta, sostanzialmente ho corrotto l'autista.<br /><br />appena sceso vengo abbordato dai comuni autisti di tuk tuk laotiani.<br />solitamente evito il primo contatto perchè non tendo a non fidarmi.<br />mi accorgo lì, all'alba delle 0.37 di non sapere dove andare a passare la notte.<br />vengo contro-abbordato da un ragazzo che sostiene di essere il proprietario di una guest house sul fiume, 6 euro a notte, caro per questa città, ma non so dove altro andare ed è comunque accettabile.<br />ho una tenda, regalatami da due londinesi a Tokyo, che però non posso usare perchè dormire nella giungla è sconsigliabile, e nell'asfalto non riesco ancora ad incastonare i tiranti.<br />inoltre a detta di Pat, che vede i fantasmi, sì, vede i fantasmi.<br />in questa parte dell'Asia non ci sono cimiteri, perchè la gente seppellisce i morti nella foresta, e nessuno fa passeggiate in cimiteri all'aperto, oltre alle ovvie ragioni c'è una sorte di superstizione.<br />autisti giurano di aver raccolta autostoppisti che poi spariscono nel vuoto..<br />anche se mi sembra un po' tipo la storia della ragazza che sale sulla moto e poi è morta e quindi il motociclista va al cimitero e la sua giacca è lì, decido comunque di accettare questa sistemazione, almeno per questa notte.<br /><br />l'autista è suo amico, ci sediamo quindi ad un barocchetto a bere birra, <br />prima beve l'ospite, d'un sorso,<br />poi beve uno degli altri commensali,<br />dopodiché tocca nuovamente all'ospite.<br />in Laos si fa così, o almeno così sostengono.<br /><br />sono sorpresi dal mio comportamento,<br />la berrà laotiana, Beerlao, è leggera anche più di una birra cinese,<br />quindi è sostanzialmente acqua, considerando che la mia birra preferita è la Delirium Tremens, 8°.<br /><br />loro al terzo bicchiere rinunciano al bere alla bersagliera.<br />il ragazzo manda affanculo affettuosamente un avventore al bar,<br />questo mi fa capire che questo posto mi piacerà.<br />uno straniero passa per caso, anche lui sta dove andrò a stare io.<br />da 2 mesi. la sua ragazza è di qui, il che è illegale.<br />più specificatamente è illegale far sesso con ragazze non sposate di questo stato.<br /><br />mi spiegano un po' come funziona qui.<br /><br />ho scelto questa città perchè è meta d'escursionisti,<br />anche se devo ammettere di aver aperto la guida a caso.<br /><br />c'è un grande fiume ed è al centro di una valle.<br />quindi si può fare qualunque cosa sia adatta a far sudare.<br />dal rafting al climbing al tubing al motocros.<br /><br />devo solo riuscire a trovare una parete di roccia in un fiume scalabile con la moto e sono a posto.<br /><br />tutte le guide sono sempre molto vaghe su ciò che è ritenuto illegale o immorale, come droga, prostituzione e proctoscopia.<br /><br />sorprendentemente questa città ha un paragrafo dedicato.<br />ove consigliano di non bere nulla con il lime dentro, dopo aver fumato oppio.<br />è letale, per un motivo che penso sfugga a chiunque non sia laureato in chimica.<br /><br />è il modo in cui le mogli delle tribù si suicidano per protesta verso il loro marito.<br />oppio e mohjito.<br /><br />devo ammettere che non suona così pericoloso..<br /><br />no mamma, non mi drogo,<br />no mamma, non bevo troppo,<br />no mamma, non faccio rafting con la moto da cross in cordata.<br /><br />detto questo, il danese, che avrà la mia età, se non meno,<br />sostiene che questo posto sia il disneyland della droga.<br /><br />il padrone di casa annuisce specificandomi di non drogarmi in giro ma di farlo in casa.<br />perchè la polizia è sempre a cerca di arrotondamenti.<br />perfino gente a caso si spaccia per i tutori dell'ordine costituito sperando di raccimolare qualcosa..<br /><br />ho visto una bellissima capanna galleggiante durante il viaggio.<br />che battezzerò simbolicamente: home on the water.<br /><br />sono quasi fiero dell'incipit di questo post..<br /></p>Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-18111473843952010632010-06-06T09:10:00.003+02:002010-06-06T09:20:52.819+02:00L'INFINITO. (Leopardi-Manca-Marzullo)Mi fa minghia troppo godere questa collina deserta<br />e questa siepe, che non mi fa vedere<br />un tubo comunque, vabbè, ormai sono qui.<br />Però, se sto seduto e guardo<br />mi immagino dei carinissimi silenzi<br />e una tranquillità mitica<br />e per poco, minghia, non sclero.<br />E se sento soffiare il vento tra queste foglie,<br />io penso che il vento fa rumore,<br />e invece io mi immaginavo che minghia era tutto zitto.<br />E penso a tutto il resto<br />tipo al passato<br />tipo al presente inzomma l'attimino dove minghia cioè inzomma sto qua.<br />E sono tutto intrippato e minghia sto sdando.<br />Minghia è troppo figo domani ci torno.<br /></p>Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-3288922574068724692010-06-05T14:44:00.001+02:002010-06-05T15:15:34.818+02:00Una.la prima vacanza della mia vita, intesa universalmente come vacanza,<br />l'ho fatta a Koh Samui, alla veneranda età di 24 anni ho capito che non mi piace essere in vacanza.<br /><br />in un atollo da sogno, sulla spiaggia, con una birra, non mi trovo a mio agio.<br />che palle.<br />ho bisogno di far qualcosa, trekking su un elefante, moto d'acqua, rotolare giù da una rampa dentro una palla di mega-pluriball, noleggiare moto da cross e salire su montagne infestate da foreste amazzoniche con la certezza di andare a sbattere.<br /><br />è questa la mia vacanza.<br /><br />comunque dopo aver finito l'isola, mi sono rotto anche di questo.<br /><br />mi balena l'idea di risalire verso nord, verso le terre selvagge di questo stato selvaggio,<br />riprendo i contatti con la ragazza svizzero-thailandese che in questo momento è a Bangkok,<br />perchè in teoria si dovrebbe girare l'asia assieme, poi l'india, poi il tibet.<br /><br />partendo da questo nord però, che è più vicino al Laos e ti da la scusa per non starci troppo, facendo una capatina nella falsa Birmania che ti fanno vedere in 24 di visto guidato ed obbligato.<br /><br />arrivato a Bangkok, l'amara sorpresa, il suo visto scade tra due giorni.<br />solo il trekking nella giungla che volevo fare ne dura tre, quindi conveniamo di lasciar stare del tutto e partire per il laos.<br />ci troviamo in stazione per prendere i biglietti, lei ha la valigia, io no, dubbioso, scopro che lei intendeva partire SUBITO per il Laos.<br />motocicletta in contromano verso l'ostello, valigia a caso, si riparte.<br />il vagone-letto del treno è diviso per prezzo e vivibilità tra il sotto e il sopra.<br />il letto sopra costa meno, perchè non ha né finestra, né altro mezzo per respirare..<br />l'aria nello scompartimento è già calda quando il treno è vuoto, figurarsi a pieno carico.<br /><br />dopo un viaggio che doveva durare 13 ore e ne dura 17, in un letto scomodo e stretto per una persona, usato da due, arriviamo nel ridente Laos, o almeno così credevo.<br />no.<br />sei al confine, da lì devi arrivare al vero confine, fare il foglio d'uscita, prendere l'autobus che viaggia in terra di nessuno per mezzora e che ti porta al vero confine del Laos.<br />ma questa operazione non è semplice.<br />all'arrivo quindi trovi molta gente che vuole "aiutarti" in cambio di un piccolo obolo.<br />io faccio resistenza ma, Pat, la ragazza che viaggia con me, parla la lingua del vecchietto che ci vuole aiutare e dice di fidarmi, e fidiamoci.<br />ci porta in un ufficetto, do il mio passaporto alla signorina che fa tutto lei, compila moduli su moduli e poi mi rispedisce sul Tuk Tuk, direzione confine.<br />lì troviamo una signora associata al vecchietto che ci porta dentro, prendiamo l'autobus, arriviamo dall'altra parte e lì si fa consegnare altri moduli che compila minuziosamente.<br />la fila la faccio io.<br />ho in mano fogli dal significato criptico, il mio passaporto, fototessera e 35 dollari cash.<br />considerando lo stato da cui parto, quello verso cui vado e la mia nazionalità, veramente non mi capacito del conio che mi viene affidato..<br />ho poi scoperto che i dollari sono accettati più volentieri di tutte le altre valute mondiali, perfino le loro..<br />mah!<br /><br />superato il confine noi abbiamo anche il viaggio compreso verso il centro della capitale laotiana.<br />una cittadina semi-insignificante su un fiume.<br />questa è Vientiane, la capitale del Laos. <br /><br />mangiamo qualcosa per strada, il cibo è quasi identico a quello thai, solo che mettono più arachidi un po' ovunque..<br />la birra locale, la Beerlao, che non so perchè continua a farmi sorridere per il suo nome, sembra la birra cinese, ma peggiore..<br />il che non fa di lei una pessima birra perchè a me la birra cinese devo dire che mi piace, perchè non è bello ciò che è bello.<br />ma è bello, bello, BELLO!<br /><br />comunque lei ha finito i soldi,<br />domani se ne va, torna in svizzera,<br />io invece vado a nord.<br />nelle terre selvagge, into the fucking wild.<br /><br />niente bacche però.<br /><br />se penso che il progetto era di lavorare ad Okinawa per l'estate, mi viene da pensare..Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7326492762993796311.post-89026222393757716692010-05-26T18:41:00.002+02:002010-05-27T22:59:04.542+02:00halo, massage!?lasciata Bangkok, in un viaggio che nemmeno Odisso.<br />la macchina, tipo papponmobile, viene a prenderci in ostello alle 17.00<br />ci porta in un agenzia turistica, non quella dove abbiamo comprato il viaggio.<br />lì aspettiamo per 10 minuti.<br />ci viene a prendere un taxi, che ci porta alla stazione degli autobus.<br />mezz'ora dopo arriva l'autobus "VIP", che vip non è.<br />mezz'ora dopo l'autobus parte.<br />il viaggio è assurdo, dopo 2 ore inizia a diluviare, e non i diluvi di Milano, no.<br />i diluvi tropicali, con tuoni e fulmini e saette.<br />varie volte l'autobus si ferma sul ciglio della strada, per poi cambiare direzione.<br />è come se il nostro magico autobus pazzo non conoscesse la strada.<br />alle 23 si ferma definitivamente in una "stazione di servizio", ultima tappa,<br />prezzi altissimi ed insensati per la sbobba propinata.<br />un quarto d'ora dopo siamo di nuovo in strada, strada pessima peraltro.<br />695 km di comasina tra foresta e oceano.<br />alle 3.30 sosta per quelli che devo andare da altre parti<br />5.40 sosta per noi.<br />alle 7 arriva un altro autobus, peggiore del precedente<br />non ci sono abbastanza posti quindi mi sdraio sul fondo, <br />ma l'aria condizionata è rotta, quindi mi piove in testa.<br />dopo 2 ore di sogni umidicci arriviamo al porto.<br /><br />il paesaggio è più simile a ciò che mi immaginavo, acqua accettabile, cielo limpido, barchetta di 2000 anni con sfondo di atolli incontaminati.<br />prendiamo il traghetto e alle 10 siamo sull'isola.<br />dopo un viaggio su un pickup che neanche fuga da los angeles arriviamo al nostro albergo.<br /><br />una serie di bungalow disposti su un corridoio, il tutto a 10 metri dall'oceano.<br /><br />finalmente in vacanza<br />la vacanza che si vede nei film<br /><br />l'acqua è calda,<br />proprio calda, non nel senso che è tiepida,<br />è più calda l'acqua che l'aria, il che fa uno strano effetto, anche considerando che fa caldissimo.<br />3 docce al giorno non ti tengono comunque pulito.<br /><br />la prima cosa che ho visto uscito dall'albergo sono state due ragazze in motorino<br />quella dietro palpava il seno a quella davanti.<br />ridevano e la brezza rendeva i loro capelli onde di felicità<br />quando le ho viste ed ho pensato: ehi..<br /><br />poi li ho guardati bene e ho detto: EHI!?<br /><br />questo riassume quest'isola.<br /><br />un posto pieno di gente con il mal di schiena, evidentemente.Mauro Leo Stringohttp://www.blogger.com/profile/04655039791884327460noreply@blogger.com0