mercoledì 26 maggio 2010

halo, massage!?

lasciata Bangkok, in un viaggio che nemmeno Odisso.
la macchina, tipo papponmobile, viene a prenderci in ostello alle 17.00
ci porta in un agenzia turistica, non quella dove abbiamo comprato il viaggio.
lì aspettiamo per 10 minuti.
ci viene a prendere un taxi, che ci porta alla stazione degli autobus.
mezz'ora dopo arriva l'autobus "VIP", che vip non è.
mezz'ora dopo l'autobus parte.
il viaggio è assurdo, dopo 2 ore inizia a diluviare, e non i diluvi di Milano, no.
i diluvi tropicali, con tuoni e fulmini e saette.
varie volte l'autobus si ferma sul ciglio della strada, per poi cambiare direzione.
è come se il nostro magico autobus pazzo non conoscesse la strada.
alle 23 si ferma definitivamente in una "stazione di servizio", ultima tappa,
prezzi altissimi ed insensati per la sbobba propinata.
un quarto d'ora dopo siamo di nuovo in strada, strada pessima peraltro.
695 km di comasina tra foresta e oceano.
alle 3.30 sosta per quelli che devo andare da altre parti
5.40 sosta per noi.
alle 7 arriva un altro autobus, peggiore del precedente
non ci sono abbastanza posti quindi mi sdraio sul fondo,
ma l'aria condizionata è rotta, quindi mi piove in testa.
dopo 2 ore di sogni umidicci arriviamo al porto.

il paesaggio è più simile a ciò che mi immaginavo, acqua accettabile, cielo limpido, barchetta di 2000 anni con sfondo di atolli incontaminati.
prendiamo il traghetto e alle 10 siamo sull'isola.
dopo un viaggio su un pickup che neanche fuga da los angeles arriviamo al nostro albergo.

una serie di bungalow disposti su un corridoio, il tutto a 10 metri dall'oceano.

finalmente in vacanza
la vacanza che si vede nei film

l'acqua è calda,
proprio calda, non nel senso che è tiepida,
è più calda l'acqua che l'aria, il che fa uno strano effetto, anche considerando che fa caldissimo.
3 docce al giorno non ti tengono comunque pulito.

la prima cosa che ho visto uscito dall'albergo sono state due ragazze in motorino
quella dietro palpava il seno a quella davanti.
ridevano e la brezza rendeva i loro capelli onde di felicità
quando le ho viste ed ho pensato: ehi..

poi li ho guardati bene e ho detto: EHI!?

questo riassume quest'isola.

un posto pieno di gente con il mal di schiena, evidentemente.

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