sabato 25 ottobre 2008

GRAZIE FRANCESCO!


Roma, 23 ott. - (Adnkronos) - Berlusconi? Troppo innamorato della politica estera, un leader senza eredi all'interno del Pdl. Il Pd? L'ho votato ma oggi non capisco cosa sia diventato. Di Pietro? Un fascista. D'Alema? Il vero e unico leader del Pd. Pensieri e parole di Francesco Cossiga (nella foto) che in un'intervista al "Riformista" si concede qualche riflessione e sparge un po' di pepe a 360 gradi. Berlusconi diventerà presidente della Repubblica? "No - replica lapidario il senatore a vita - e poi oggi e' completamente innamorato della politica estera. Ma non deve esagerare. Dare del tu a Putin e Bush non implica considerarli amici". Dopo aver votato il Pd, lo considera ancora il suo partito? "Prima - risponde Cossiga - dovrei sapere cosa e' il Pd, ma non lo so. Doveva essere un partito riformista anche a costo di non vincere le elezioni. Oggi invece ha rispolverato l'antiberlusconismo. Allora aveva ragione Prodi, che senso aveva rompere con la sinistra radicale?" Di Pietro nel Pd che ch'azzecca? "Non si capisce cosa c'entino i riformisti con lui. Di Pietro e' un fascista, appartiene alla grande famiglia dei fascisti italiani". Veltroni continua a guidare il Pd, "per un semplice motivo: non sanno chi mettere al posto suo. In verita' un leader ci sarebbe... D'Alema, l'unico vero antigiustizialista del centrosinistra. In questo e' l'unico vero erede di Togliatti. Uno che ha frequentato le Frattocchie non avrebbe mai comprato casa a New York". Dall'altra parte dello schieramento, chi vede come successore di Berlusconi? "Nessuno, non vedo nessuno. L'unico in grado sarebbe Tremonti ma al Sud si scatenerebbe la rivoluzione". Un ultimo accenno riguarda il governo. "Per la prima volta in questo Paese ci sono solo due ministri cattolici di peso: Scajola e Gelmini". Cossiga dice di essere stupito dai voti che il Pdl ha preso in Toscana. Merito della massoneria? "Si' -replica- nella maggioranza ci sono eminenti figure dela massoneria. Ma di piu' conclude- non dico".
"BISOGNA FERMALI, ANCHE IL TERRORISMO PARTI' DAGLIATENEI"

Da "GIORNO/RESTO/NAZIONE" di giovedì 23 ottobre 2008
INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI - ROMA PRESIDENTE Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato? «Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figurac- cia».
Quali fatti dovrebbero seguire? «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».
Ossia? «In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
Gli universitari, invece? «Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che? «Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti? «Soprattutto i docenti».
Presidente, il suo è un paradosso, no? «Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che in- dottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica:
spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».
Quale incendio? «Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università.
E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
E` dunque possibile che la storia si ripeta? «Non è possibile, è probabile.
Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».
Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all`inizio del- la contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com`era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro.
La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».
CONFRONTO «Ieri un Pci granitico oggi Pd ectoplasma Perciò Berlusconi dev`essere prudente» [.]

il link al sito del governo

vorrei solo ringraziare Cossiga d'esistere.
lo ammiro.

per chi non capisse il messaggio faccio la parafrasi:

OVVIAMENTE IL BUON FRANCESCO NON STA VERAMENTE CONSIGLIANDO A BERLUSCONI DI USARE LA FORZA, TUTT'ALTRO, AVVERTE IL MOVIMENTO DI TENERSI LONTANI DAI "FACINOROSI", ANZI DI REPRIMERLI, O L'OPINIONE PUBBLICA LI ABBANDONERA'.
IL MOTIVO PER CUI SI CAPISCE CHE COSSIGA NON DICA SUL SERIO STA NEL FATTO CHE PARLA PUBBLICAMENTE DI STRAGI DI STATO E REPRESSIONE DELLA POLIZIA, SE FOSSE STATO UN CONSIGLIO SERIO, NON L'AVREBBE ESPRESSO IN UN'INTERVISTA PUBBLICA, BENSI' DIRETTAMENTE A SILVIETTINO CARO!
L'ONESTA' E LA PROVOCAZIONE DEL FRANCI DANNO I BRIVIDI, COME FA A ESSERE COSI' POTENTE DA POTER DIRE QUESTE COSE, ED ESSERE PUBBLICATO!?
FORSE VUOLE SOLO MORIRE.. O GLI HA FATTO QUALCHE SGARRO QUALCHE INDUSTRIA DI CAFFE'..
BOH..
LA 133 E' DA ABROGARE.
TUTTI DEVONO SCENDERE IN PIAZZA PER URLARLO A QUEL PIDUISTA DI SILVIO BERLUSCONI.
TUTTI!
PERCHE' LA RIFORMA TOCCA TUTTI.

SONO MOLTO FIERO DELLA SVOLTA POLITICA CHE IL MIO PICCOLO BLOG STA AVENDO..
SPERO QUALCUNO ABBIA SALVATO I MIEI INTERVENTI PERCHE' MI SA CHE VERRANNO CANCELLATI.. O FORSE MI UCCIDONO..

NON C'E' LIMITE ALL'EGO.

ha ragione david, devo scrivere un libro..
o comunque appunti che possano essere riletti dopo la mia violentissima morte..

ciao mamma!

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