domenica 9 marzo 2008

novità

allora, mi sono fatto un po' desiderare..
però il lato positivo è che questo post avrà tutto lo stile che mi contraddistingue e mi ha reso famoso tra.. niente, lasciamo stare, volevo dire che siccome sono giorni che non scrivo nulla, sarà completamente delirante e sgrammaticalmente incomprensibile. un'altra favolosa avventura tra lavori improbabili, terremoti e il gran finale in fiumi di bamba.

l'ultima puntata è finita con me che andavo a lezione, bene, sono andato a lezione, sono arrivato con quel ritardo di 2 minuti che rende interessanti e fa portare rispetto.
si avvicina subito qualcuno dall'ombra, e, in inglese, sei tu Mauro? sì, tu sei Miwa? sì. ah bene, scusa per il ritardo ma c'era traffico. di nulla, non preoccuparti. (italiano) allora, perchè hai scelto l'italiano come lingua da studiare? (english) perchè mi piacciono le altre lingue. (..!?..) (I)ah, capisco, vedi, questo è il mcdonald che ti dicevo, è grandissimo e c'è una sezione per gli studenti, a Ikebukuro non ho trovato nulla di simile.. (E)ah, bello, non sapevo ci fossero posti così, a Ikebukuro di solito andavamo da starbucks, ma era piccolo come posto..
[urge una precisazione, lei mi aveva chiesto di trovarci a Ikebukuro per fare lezione, la fermata dopo rispetto a dove lavoro io, perchè lavora lì, ma non conoscevo nessun posto adatto, invece vicino a casa mia c'è sto super Mcdonald con sezione fumatori, studenti e dormienti](E) ma io non ho fame (I) nemmeno io, si fa all'italiana, si entra senza prendere niente (E) ah, va bene.

da ora iniziamo a parlare italiano.
lo parla bene, cazzo, e mo?
ha solo una pronuncia un po' da migliorare e ogni tanto le partono le b invece delle v, o bicebersa.
mi ero portato dietro un libro che mi ha prestato l'altro italiano che abbiamo in casa, è un libro per principianti però, quindi sa fare tutti gli esercizi, l'unica cosa in cui trova problemi sono i numeri, allora gliene faccio leggere un po' 912, 42345, 676510394, 23059812304951, 239450346785461'845'17623094620965710349610349681'349672 logx 23015971097037(23509816531*325071096) /943650631245, mi dice che i numeri non le piaccono, ma che vuole comunque esercitarsi, finiti i numeri vengono in mio soccorso tutti i consigli che mi ha dato James, il gallese che abita con noi, fa l'insegnante d'inglese e quindi sa dei trucchi, tipo il questiondice, un dado con, invece dei numeri: chi, come, dove, quando, perchè e gongolo.

a differenza di tutti gli studenti giapponesi, a dire di James e Giuseppe, oltre che a giudicare le pubblicità che ci sono in metrò(sì, nei vagoni ci sono le tv e mandano pubblicità continuamente, una volta ho fatto 7 fermate con la pubblicità dello spazzolino Ebisu, che è un po' come lo spazzolino Maciachini), dove gli studenti non vanno oltre ai periodi da 5 parole, di cui 3 sono "ètto" o "ano" (intercalari giapponesi che non voglio dire nulla, come dacadò, parata, e dacarà, l'ultimo vorrebbe dire quindi, ma viene usato a mio parere in modo ridicolmente inproprio).
comunque, di solito gli studenti sono timidi, non parlano, non hanno fantasia, c'è la convinzione che prima devi imparare bene la grammatica, poi, forse, puoi iniziare a parlare.

Miwa invece è un'ottima studentessa, inventa un casino, fa periodi lunghi e abbastanza articolati dal punto di vista temporale. no, non so esattamente cos'ho appena scritto.
la lezione è in italiano e per 2 ore, e dico 2, leggiamo esercizi di grammatica su quel libro, li sa fare tutti, ma quello che vuole è esercitarsi con la pronuncia, cosa che so farle fare, e migliorare la grammatica, cosa che non so fare, ma questo le non lo sa, MWWUUAHHH, quindi andiamo avanti così, a lanciare il dado domanda per inventare domande lunghe e assurda, le insegno parole che non conosceva, tipo margarina, mobili, e SALVE, non conosceva la parola salve, cosa stranissima, perchè i gaipponesi, quando imparano una lingua, per prima cosa, vogliono sapere il modo più cortese per esprimersi, a differenza degli italiani, che imparano le parolaccie come prima cosa.
e ora, a metà discorso, e senza ragione d'esistere, l'introduzione, si chiama Miwa, ha 34 anni, mi dava la sua età.. voglio dire, va bene sembrare più grande, ma, 34 anni! 12 anni in più! devo farmi la barba forse? sorridere di più? fare qualcosa per le rughe? vabbè, chissenefrega.
mi ha detto quand'è nata, ma non ricordo, vive da sola in un appartamento a Ikebukuro, dove lavora in un ufficio, credo sia una programmatrice, i suoi sono di un paese nella lontana periferia di Tokyo. fine
la lezione va bene, parliamo tutto il tempo, un bambino rimane a guardarmi mentre ci esprimiamo in questo strano idioma che mi appartiene.
l'unica cosa in cui mi incastro sono gli articoli indeterminativi e la spiegazione del perchè la cioccolata non ha il plurale, perchè no! è cioccolata, non ce l'ha, come l'aria e l'acqua! non so qual'è ra regola.. perchè sono gosse masse? boh..
e poi mi incastro su una frase con dentro il ne, usato però non come neppure, ma come boh.
quandi ne abbiamo oggi?
per cosa sta il ne? boh.
riesco a sviare l'argomeno e sono salvo.
lei è molto contenta di come "insegno", è sorpresa dal fatto che sia la mia unica studentessa e che sia la prima volta che insegno. spacco!
in realtà non capisco, perchè non è che le abbia insegnato, ho parlato nella mia lingua natale, usando qualche consilio degli insegnanti che ci sono in casa mia, lei è contenta, a fine lezione mi dice che avrebbe dovuto scegliere tra altri 4 insegnanti, ma aveva già scelto me perchè nella descrizione ho scritto tanto..

"Hello, I'm Mauro from Milano, Italy, I can teach you my own language and improve your English.
I'll teach you about real life in Italy, about food and culture, the best way for you to learn my language. I'm sure I can help you improve your English and Italian conversation skills dramatically. Hope to hear you soon, don't be shy!
Ciao, sono Mauro. Sono nato e ho sempre vissuto a Milano, posso insegnarvi sia la mia madrelingua che l'inglese, avendolo sempre studiato.
Vi insegnero' anche la Vera Italia, come il cibo e la cultura, il miglior modo per capire appieno la mia lingua e la mia societa' e' immergervisi completamente!
Vi aspetto presto, ciao!"

l'ho copiata da un insegnante francese la frase sul cibo..
mi chiede quanto deve pagare: allora, io sul sito ho messo che la prima lezione costa 1000Y(6€), ma intendevo un'ora sola, quindi faccio un forfè di 3000Y(20€), lei accetta soddisfatta e mi consegna l'obolo, evvai!
ci vediamo di nuovo martedì, penso vorrà fare ancora 2 ore, ottimo considerando che la mia paga oraria come insegnante è di 2000Y l'ora (12€).
a questo punto sono in un megaritardo per un colloquio.

non vi ho detto che leggo sempre, se lo trovo, il tokyo notice board, un giornaletto di annunci di lavoro, qu questo ho trovato un pub a Roppongi che cerca un barista, che io non sono, ma provo lo stesso a chiamare, prendo l'appuntamento per il giorno prima della lezione con Miwa, ma pacco e non vado, prendendolo per il giorno dopo, il giorno della lezione, la lezione iniziava alle 7, non credevo volesse fare 2 ore, quindi prendo l'appuntamento alle 9, finisco alle 9 d'insegnare, prendo la metro per andare all'appuntamento e si ferma la fermata dopo, Takadanobaba, dove c'è la nuova scuola superprofessionale e bellissima.

mi sto accorgendo di star scrivendo moltissimo..
chissà se leggerete tutto il post?

non so perchè si blocca, partono gli altoparlanti a spiegare il motivo, in giapponese però, quindi non so cosa fare, alcuni restano sul treno, gli altri scendono, scendo, ci sono i banchetti che rimborsano il biglietto, ma io ho la tessera ricaricabile e immagino già il casino per spiegargli che voglio i soldi in inglese, che non parleranno..
quindi esco e cambio linea, arrivo all'appuntamento alle 10 e mezza.
chiamo il tipo, con l'ultimo filo di batteria che ho, e vado davanti ad un mc donald che lui dice essere vicino al locale, nel frattempo arriva Olly(avevo appuntamento anche con lui alle nove a Roppongi, perchè magari il tipo assume tutti e due), che aveva girato a caso fino a quel momento, mentre parliamo si avvicina un ragazzo italiano contento di trovare due compaesani, è veneto ed è quì solo per dieci giorni perchè lavora in teatro, non ho il tempo di farmi raccomandare per quel lavoro perchè arriva un nanetto nero che chiede ai passanti se sono italiani, Olly cambia idea e non vuole più lavorare per lui, il venesiàn ci saluta e io vado a fare il "colloquio", che è più che altro una chiaccherata, musica a palla, microlocale, grande come la cucina di dove vivo, dentro non c'è nessuno, ma non abbassano la musica per il colloquio, mi dicono che se non so fare i cocktail non gli servo, però mi assumono.. io non ho un visto valido, quindi sono in nero. ma non ne fanno un problema, devo tornare la sera dopo alle 8.45, nono in ritardo, e senza scuse, il lavoro è dalle 9 alle 4, tranne in sabato che è dalle 9 fino a quando non se ne vanno tutti, 1000Y l'ora, poco ma comunque quasi il doppio che da ivo, lavoro meno ore per guadagnare di più.
esco, sollevato dall'aver trovato lavoro.
mi ferma la polizia.
è una cosa strana, non è la prima volta che vengo fermato dalla pilizia, ma è la prima volta che non succede in Italia, dove sono sempre arroganti e saccenti, quì no, non è che ti fermano, ti chiedono cortesemente di parlare con loro, mi chiedono se posso fargli vedere i documenti, sfoggio la mia carda d'identità aliena, con l'indirizzo sbagliato, mi chiedono dove abito, dico l'indirizzo che s'è scritto lì, da quel momento mi parlano in giapponese perchè pensano lo sappia, gli faccio notare che non lo so, allora mi chiedono che ci faccio in giappone, turista, da quanto tempo, 2 mesi, che fai a roppongi? sei venuto a bere, no, sono venuto a prendere un amico, va bene, grazie mille, di nulla, arrivederci. arrivederci.
vado dove è andato Olly, al pub del giappotoscanaccio, stiamo un po' lì, e poi andiamo a casa.

il giorno dopo dobbiamo andare alla scuola nuova per i documenti, il tipo che ci fa le pratiche parla benissimo inglese e mi sta simpatico, allora lo saluto con un"oss" che vuol dire goodmorning, ma in slang giappo, lui mi dice che non posso dirlo perchè è rude, torniamo ai documenti, vanno bene, ci faranno il visto, solo che dobbiamo avere gli originali, me li farò spedire.
dopo questo io devo comprare dei pantaloni neri, per il lavoro, trovo un negozio che vende dei pantaloni neri perfetti per 4000Y, li prendo, taglia 38, mi stanno larghi e lunghi, e il tipo li accorcia! gratis!
mi danno anche la tessera dei punti, chissà che vinco se la finisco..

il pomeriggio mi sforzo di dormire, poi vado al lavoro, sono un buttafuori, mi fanno leggere le regole del locale, sul decalogo il nome del locale è "De Nice", ma si chiama "De Link", le regole sono semplici, non fare casino, non far fare casino, non iniziare tu una rissa (peccato), sìì gentile, parla pure con i clienti, falli divertire, non permettere a nessuno d'entrare se non ha comprato qualcosa da bere, e non far vedere l'interno del locale prima che abbiano pagato, non bere mentre lavori, non accettare mance, se vieni beccato con dei soldi, se vieni beccato a bere, o a trattare male qualcuno, verrèi licenziato, se inizi tu una rissa, verrài terminato, ho preferito non approfondire la scelta di registro linguistico.
do il benvenuto a quelli che arrivano, gli faccio ordinare qualcosa, poi possono entrare, e rimanere delusi dalla piccolezza del locale.
il lavoro è semplice, non stancante, solo che sto in piedi tutto il tempo, mi fa male la schiena.. vabbè
le regole non scritte sono che gli ubriachi non li devo far entrare e che i neri possono entrare senza prendere qualcosa.

la prima sera va liscissima, fino all'una di notte entrano 11 persone, tra cui una coppia di mezza età e una ragazza, che pensavo servissero a fare ambiente e invece erano normali clienti, che però quando è arrivata più gente, se ne sono andati..
lavoro con il nanetto, un altro tizio di colore, alto e grosso, un barista sudamericano e due cameriere, stranamente brutte per il ruolo che ricoprono, tipo mezze giapponesi e mezze nativeamericane, non lo so, non so il nome di nessuno.
ho il cartellino! devo timbrare il cartellino quando arrivo e quando me ne vado, l'avevo sempre sognato.. ora posso farlo.

non arriva praticamente nessuno per essere venerdì sera, almeno secondo me..
i venti minuti di pausa li passo dal giappotoscanaccio..
alle 4, anche se c'è ancora gente e non mi sembra stia chiudendo, mi dicono che posso andare, e che mi hanno già timbrato il cartellino.. mmm, questo mi puzza..

sono le 4, la metro apre tra un'ora.. aspetto in un fast food..
poi mi addormento in metro e mi sveglio la fermata dopo alla mia, ma tanto casa mia è equidistante da Ikebukuro, Mejiro e Takadanobaba. questa strana cosa viene spiegata dal fatto che la metro che uso io, innanzitutto non è una metro, ma un treno, e in più è circolare, fa tutti i 4 centri di tokyo, molto comoda.
devo farmi l'abbonamento perchè così spendo 640Y ogni volta che vado al lavoro, l'abbonamento sono 5000 al mese.

dicevo che scendo alla fermata sbagliata, ma torno a casa a piedi lo stesso perchè mi è tornato il senso dell'orientamento, e scopro che vicino a casa nostra ci sono molti templi molto carini e un conservatorio molto bello, seguiranno foto.

con questo lavoro avrò il fuso orario italiano, lavorando di notte e dormendo di mattina..

la sera dopo vado ancora al lavoro, è sabato sera, quindi, come mi aspettavo, arriva molta più gente, si sfiora anche la rissa fra un ragazzo e una ragazza, ma mentre ero in pausa.. 20 minuti..
un clente mi offre una tequila, il capo dice che posso, dopo un po' il capo stesso mi offre uno smirnoff, non l'avevo mai assaggiato, fa cacare! sembra un cocktail mescolato male..
poi mi offre una guinnes, buonissima. e un'asahi. praticamente mi sono fatto la serata, pagato.
il bar chiude alle 8 meno un quatro, gli altri se ne sono andati tutti, l'ultimo cliente era uguale a Christopher Paolini, ma non era lui.. peccato.

puliamo io e i due capi, trovo 117Y e, rullo di tamburi, una bustina piena di una strana polvere bianca, amara. sicuramente farina. anche se il capo di che è caffè italiano. solo che ho ancora la lingua intontita per averla assaggiata.

la serata finisce così, ora scoprirò se questa farina ha un odore, rosafante, aiutami tu.

finalmente il post è finito, cavolo se è lungo..

alla fine ho fatto bene a lasciare il lavoro con ivo, quì prendo di più e lavoro meno. devo chiedere se posso fare una settimana io e una Olly, comunque durante la mia pausa vado in giro a chiedere se hanno bisogno di qualcuno, finora mi hanno detto di no, perchè non ho il visto.
spero di trovare un lavoro meglio pagato.
e di non dover più aspettare un'ora in un fast food per andare a casa..

10 commenti:

Ines ha detto...

Ciao! ho pensato fosse più pratico contattarti qui, forse per la sua immediatezza.
cmq il "ne" il quel caso ha un uso puramente colloquiale, come spesso accade; il suo valore è qll di pronome, con valore neutro.

Anonimo ha detto...

we stringo guarda che quando clicco su "video" mi manda alla homepage di youtube controlla se è tutto ok, comunque hai visto che hai fatto bene a mollare il vecchio lavoro ero sicuro che saresti riuscito a trovare qualche cosa di meglio.Comunque cerca di nn farti troppa farina altrimenti finisce che il prossimo post lo faraidi 3000 righe ha!!ciaociao.Ps.: abbiamoo regalato la POWERBALL "IL GIROSCOPIO AD ENERGIA UMANA PIù VELOCE DEL MONDO" a david, LUI NN è ANCORA MOLTO BRAVO AD USARLA e per ora il record dellaa rustico ce l'ho io con 11900 giri al minuto, prova a cercarlqa di sicuro la troverai li a tokyo anche ad un minor costo (qua la versione con display e led luminosi che sembra di avere un'onda energetica in mano tra l'altro costa40 euro quella base 20 senza un cazzo)se la trovi potrai partecipare al RUSTICO POWERBAL INTERNATIONAL CONTEST CHE HO APPENA INVENTATO!!!!

Mauro Leo Stringo ha detto...

non ho esattamente capito cosa gli avete regalato..

per il resto, ringrazio ines per la precisazione, la quale si è addirittura registrata per dirmelo, non che servisse poi..registrarsi intendo..

Mauro Leo Stringo ha detto...

ah, la pagina dei video non funziona perchè mi sono cancellato da youtube, pensavo di passare ai video di google, ma non è stata una buona idea, domani mattina vado a scuola e sistemo tutto il sistemabile.

Anonimo ha detto...

ciao, ma xke i neri possono entrare senza consumare? che centrino qualcosa cn la Farina?!
Cavolo il butta fuori xo è proprio 1 lavoro da accoltellata..occhio!
Ps ma ti sei fatto crescere la coda hai gli occhiali da sole(anche di notte) l'auricolare e il naso storto e sei diventato muscolosissimo?
ahah

ghallonzronin ha detto...

Siringo, ormai seguo il tuo blog come seguivo The Shield o i Caalieri dello Zodiaco. Spiazza quanto sia bello, accattivante, coinvolgente, trascinante.
Detto da uno scrittore, cioè io, denota stima, ed invidia. La stessa, bonaria, ovviamente, che comincio a provare per la tua scapestrata e sconcertante esperienza.
Che dire, se non di nuovo GRAZIE?
Grande Siringa, ti aspetto!

Ah, questo post è fantastico, uno tra i migliori! Ma Miwa te la farai?

Mauro Leo Stringo ha detto...

per ale, no, non sono come hai detto, sono come sempre, tra l'altro non ho capito cosa c'azzecca il naso storto..
comunque credo che per i neri sia free entrare per solidarietà, ci sono pochi neri in giappone, e lavorano tutti a roppongi, o come buttafuori, o come buttadentro.
credo molti siano amici..
anche dei giapponesi però possono entrare senza pagare, solo i clienti abituali però..

per il Gatto, bè, che posso dire, grazie mille, spero di riuscire a far uscire un libro da quest'esperienza e farti conorrenza..
credo che i post manchino eccessivamente di filo logico però, dovrèi rieditarli per pubblicarli..
grazie ancora, scrittore-san.

ah, Miwa non credo me la farò.

Anonimo ha detto...

il naso storto,xke tutti i buttafuori hanno il naso storto

Anonimo ha detto...

che delirio siringo!!!
sto ancora aspettando il video sul muletto al mercato del pesce... ndo sta????!!!!?????
di che profumava la polvere?
che figata!!!!!

Mauro Leo Stringo ha detto...

il video arriva, non preoccuparti..
ho rinunciato a censurarlo..

la farina non sapeva di niente, però poi ero un po' agitato..

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