sulla vita, l'universo e tutto quanto.
sulla vita, l'universo e tutto quanto.
ho 9 lettori fissi.. ne conosco solo uno.. 1: come mi hanno trovato. 2: perchè continuano a tornare. 3: non c'è nessun punto 3.
domenica 24 marzo 2019
domenica 10 dicembre 2017
ho visto il mio naso nei miei occhi attraverso lo specchio.
meditazione in movimento,
come fosse uno sport o avesse un senso darle un nome, lo faccio per rendere semplice la via al filo écru che ciascuno ha in tasca, il rosso non è il tuo colore se non hai i miei occhi e guardarci dentro non ti servirò a capirli, sfogati urlando dentro, colpisci piano non badando ai rumori, trova il tuo suono e insegna lasciandoli vincere, se hanno bisogno di un nemico non hanno capito a cosa servono, ringraziali.
lascia indietro ciò che pensi possa servirti e affidatici, il gioco sembra facile, trattalo con sufficienza e vedrai la sua rabbia nel sentirsi preso in giro.non si gioca a tennis coi guanti e nemmeno coi limoni ma se colpisci a tempo rispondere è quasi impossibile.
riprovandoci imparerai a sbagliare senza farlo apposta e capirai gli errori degli altri.
ascolta ciò che senti taci e parla con la mente, la paura non serve, si lascia fuori dal campo, alla fine è un gioco e vince chi non se la prende.
dimentica, salda in loro i ricordi che ti hanno segnato facendoti crescere.
risultato iniziale di una consapevolezza eterna estesa ma inspiegabilmente terrorizzata dal tuo risveglio. è l'indizio che hai ragione.
memorie impossibili ed eterne ti guidano senza motivo, volubili come il vento e il peso, mettendo in dubbio tutto, puoi dubitare.
non avere dubbi è possibile solo avendo tempo, la sua mancanza è solo nelle mani di chi non sa cos'è veramente, guarda in alto e chiediti dov'è veramente la luce
lunedì 11 maggio 2015
Grazie
Prima della fine è tutto più bello, non perché lo sia veramente ma semplicemnte apprezzi tutto ciò che hai avuto prima, anche le cose negative.
Per apprezzare il calore del sole devi anche stare un po' in ombra, non sempre, non per troppo o ti viene il cagotto.
Questi dualismi mi hanno sempre affascinato, principalmente perché sono quasi tutti falsi.
C'è sempre una terza via, un'altra possibilità, un'altra scelta da poter prendere.
C'è per esempio la non scelta, la sospensione del giudizio, per semplice codardia o nella speranza che il tempo cambi le cose in modo da renderci più chiare le possibili scelte, che poi si distanza poco dalla codardia.
C'è sempre la scelta istintiva, sconsiderata, inconsapevole, la mia preferita.
Per apprezzare il calore del sole devi anche stare un po' in ombra, non sempre, non per troppo o ti viene il cagotto.
Questi dualismi mi hanno sempre affascinato, principalmente perché sono quasi tutti falsi.
C'è sempre una terza via, un'altra possibilità, un'altra scelta da poter prendere.
C'è per esempio la non scelta, la sospensione del giudizio, per semplice codardia o nella speranza che il tempo cambi le cose in modo da renderci più chiare le possibili scelte, che poi si distanza poco dalla codardia.
C'è sempre la scelta istintiva, sconsiderata, inconsapevole, la mia preferita.
Non è coraggio.
È sconsideratezza, non considerare la possibilità di fallire, farsi male, deludere, è forse più codardo l'osare che lo scegliere, per scegliere ci vuole coraggio, tempo per decidere, valutare le possibili conseguenze della nostra scelta, scegliere è difficile e ci vuole coraggio.
Io non sono coraggioso, sono solo uno sconsiderato.
Ma dopo tante scelte prese d'istinto ho capito delle cose, ho fatto delle esperienze, ho conosciuto persone, ho imparato a conoscere la persona che mi sta più sul cazzo di tutte: il mio io.
Se mi incontrassi probabilmente mi odierei, ho disprezzato tutte le persone con un carattere simile al mio, perfino mio padre e mia madre.
Ma è tempo di cambiare, è già tardi per essere sinceri, non sono nemmeno a metà strada, ma è già tardi.
Scusa, lo so, è tardi, ma in questa sera straca, te vedet, m'è vegnü in mènt de salüdát.
Se mi incontrassi probabilmente mi odierei, ho disprezzato tutte le persone con un carattere simile al mio, perfino mio padre e mia madre.
Ma è tempo di cambiare, è già tardi per essere sinceri, non sono nemmeno a metà strada, ma è già tardi.
Scusa, lo so, è tardi, ma in questa sera straca, te vedet, m'è vegnü in mènt de salüdát.
Guai se la Cambia.
venerdì 13 marzo 2015
venerdì 20 dicembre 2013
le donne hanno lammerda nel cervello
Lei lo sa.
come lo sanno tutti gli altri, ma nessuno vuole ammetterlo.
questo è l'inferno o almeno la cosa più simile a cui riesco a pensare.
proprio perchè sembra un paradiso è invece l'unico vero inferno, senza fiamme, senza lava e senza satana, niente stronzate di questo tipo ma sei solo e senza scopo, per sempre.
può sembrare un paradiso, se non fosse per i bambini, e c'è gente che la vive così e si mente ogni giorno, non so come facciano.
se fosse un libro non avrebbe molto senso, dovrebbe avere un filo logico, un inizio e una fine, magari anche una storia e delle allegorie, ma non è la lettera scarlatta, è solo la mia cazzo di storia, o almeno una parte, quello che ricordo, se vi fidate di me.
è la mia storia e quindi la racconto come pare a me.
mi sono alzato un mese fa, più o meno, è difficile tenere il conto dei giorni senza sonno, fame, sete e gli altri bisogni fisiologici classici.
prima cacavo ogni mattina, cascasse il mondo, cacavo più volte al giorno a volte, ora più nulla.
non mangiando..
costa troppo e chi ce li ha i soldi? i soliti.
loro vanno al ristorante addirittura, a volte si portano dietro pure i figli, come se fossero degli animali da compagnia, solo molto più pericolosi, non capisco come facciano ad andare avanti così, a volte qualche figlio scappa e sono casini seri, distrugge tutto ciò che riesce a distruggere, secondo me sono gelosi perchè non hanno l'anima e tentano di mangiarla da noi e spaccano tutto per la frustrazione di non poterne avere una.
anche se a volte se la conquistano, qualcuno dei ricconi si è fatto il suo esercito d'immortali così, facendo figli e poi dandogli vivi da mangiare, si dice ce ne vogliano 17 interi per un'anima, un'anima comunque composta da quei 17 sfigati trasformati in bolo, un'anima non molto stabile ma sicuramente più ubbidiente, senza sono come degli zombi e più mangiano e più impazziscono.
ma sto divagando.
non caco più, non ho più nemmeno il piacere del brivido dopo la pipì.
non ho fame, sete o sonno, non ho bisogni fisici, sono morto, siamo tutti morti e nessuno vuole ammetterlo.
finora ho conosciuto persone che sono qui da più di me, alcuni da decenni, non invecchiano, non invecchia nessuno, ti alzi ad una certa età e quella rimane fino a quando non ti ammazza qualcuno o lo fai da te, poi chissà.
sono curioso, non capisco cosa succede ma le cose sembrano andare normalmente, la maggior parte fa finta di essere ancora vivo e lavora, mangia, beve, esce con gli amici e caca pure, beati loro..
altri vivono ai margini come se non ci fosse un domani, ma la verità è che non c'è nemmeno un oggi.
perchè siamo qui?
dove siamo?
non è la città dove sono nato e nessuna di quelle che ho visto.
non è la mia lingua, non so perchè riesco a parlarla ma la parlano tutti, parlano tutti la stessa cazzo di lingua, tranne i ricchi.
non mi ricordo il mio nome di prima, se c'è stato veramente un prima, ora mi chiamano l'idiota per le domande che faccio, non mi dispiace il mio nuovo nome.
è come essersi svegliato da un sogno molto realistico, non ricordi bene tutto, molte cose non hanno senso se non nel sogno, ma le ricordi.
così ricordo di essere italiano, non sono in molti, ricordo che avevo poco meno di trent'anni e che il mio lavoro non mi piaceva.
alcuni si svegliano già vecchi o senza un arto, mi è andata bene, io sono solo un po' sovrappeso. peccato che lo sarò per sempre.
quando mi sono alzato mi sono sentito come tutti all'inizio, spaesato, cos'è successo? dove sono? chi sono? perchè?
ero solo in una fabbrica abbandonata, mi sono accorto subito che c'era qualcosa che non andava, mi sono sentito strano, o meglio non mi sono sentito affatto, nè stanco nè scombussolato nè assetato, ho girato la fabbrica e ho visto altre persone, barboni, non ho parlato con nessuno lì dentro ma dopo un po' ho sentito qualcuno gridare, una ragazza appena alzata e terrorizzata, l'avrei consolata volentieri ma non avevo nessuna delle risposte che le servivano, è scappata urlando, non credo sia sopravvissuta.
fuori dalla fabbrica ho incontrato gli altri e ho subito iniziato a fare domande da idiota, le risposte sono arrivate, scortesi ma sono arrivate.
il più "vecchio" è più giovane di me e gli manca l'ultima falange del medio sinistro, presa da un bambino, è qui da almeno 30 anni, dice. è americano, ma non si ricorda di dove, non ha mai visto friends e questo mi inquieta, forse dice la verità.
ogni tanto mangia giusto per il gusto di ricordarsi come si fa, non fa molto altro, non c'è molto da fare a parte ripararsi dalla pioggia o dal freddo, non che dia fastidio, ma se ti va un piede in cancrena non lo recuperi e l'eternità da zoppo non è piacevole.
nella città la gente vive come viveva prima, solo che nessuno muore, mai.
a meno che non venga ucciso.
e non sono pochi quelli che vengono ammazzati.
l'unica cosa che da un po' di sollievo e che ancora funziona sono le droghe, tantissime droghe a prezzi bassissimi, birre pessime che ti stendono facilmente.
molti passano la vita a drogarsi tutto ciò che guadagnano, sperando di non risvegliarsi.
sono un po' perplesso, ci sarà pure qualcuno che sa qualcosa, anche se io non l'ho ancora trovato ci riuscirò e ballerò sulla sua tomba vestito da pagliaccio.
domenica 3 marzo 2013
2 libri in testa
è da un po' che ho un libro in testa, che però non so come mettere giù..
poi sta sera ho mangiato una barretta di cioccolato con scaglie di miele e pezzi di nocciole, quindi ho dormito 4 ore e poi mi son svegliato perchè sognavo talmente veloce che stavo uscendo di strada.
e mi son svegliato con un secondo libro in testa, con meno senso dell'altro.
ma partiamo dal secondo libro perchè il primo comunque ce l'ho in testa mentre quello nuovo è fresco fresco e se non lo metto giù poi non ci sarà più.
un uomo che non fa figli, scinde sé stesso.
nel senso che non solo i suoi figli saranno cloni di sè, in aggiunta a tutti i fattori positivi del partner, ma ne manterrà anche sempre un contatto profondo, fino ad averne il controllo.
un controllo che potrebbe apparire negli anni come lampante o che potrebbe esistere già dal concepimento, magari potendo scegliere il come crescere, appesantendone però forse eccessivamente la semplicità di gestione da parte dell'originale.
che magari una volta morto rende liberi tutti i suoi discendenti, un originale naturalmente immortale e probabilmente relegato in qualche caverna in india a fare l'eremita perchè sarebbe troppo difficile vivere tutte le vite dei tuoi discendenti (che tenderanno ad aumentare esponenzialmente) e contemporaneamente la tua.
che è poi anche la mia teoria su dio..
o più o meno..
[parentesi su chi io credo sia dio:
non associo la figura di dio a quella cristiana o di altre religioni monoteiste che gli attribuiscono capacità psichiche vere e proprie(col relativo pensiero "ma se è eternamente buono ed eternamente onnipotente, perchè fa succedere cose brutte?").
associo dio più o meno alla figura induista di ब्रह्मन् un essere eterno che non è che sia cosciente, c'è perchè è tutto, vive tutte le vite contemporaneamente ed è tutte le cose contemporaneamente, cosa che in teoria fa anche il dio cristiano che appunto È.
ma senza l'accorgersi di essere.. mi sono perso un attimo perchè non è che uno ci pensa a ste cose e quindi sono ancora tutto sul cloud mentale delle mie convinzioni che non ho ancora assimilato o anche solo approfondito, come la teoria esegetica che mi vorrebbe frocio, quindi ho appena scoperto un mondo incredibili di dei induisti e dei vari veda, ma che alla fine sono validi solo i primi 4 veda e gli altri sono tipo note a margine, ma sto divagando.
una volta che uno muore torna a far parte di dio, quindi di tutto.
dio, vivendo tutte le vite, non ha senso voglia interferire, è tutto, soffre enormemente ed enormemente gode.
questa è l'unica spiegazione plausibile che son riuscito a darmi sulla figura di dio, che non ha bisogno di spiegazioni plausibili, ma la mia mente sì.
quindi dio è tutto e proprio per questo motivo: è una merda.
]
mi accorgo ora che l'idea per il mio secondo libro si potrebbe fondere facilmente con il mio primo libro..
perchè nel mio primo libro pensavo di mettere uno che vive in un mondo dove ci sono tipo gli zombie, o i vampiri, sono ancora indeciso su come metterli giù, comunque in quel mondo la gente non muore(perchè in realtà son tutti già morti e quella è la vita dopo la morte, ma sono indeciso se farlo capire dal libro o lasciarlo intendere o non darne nemmeno un accenno), sono tutti immortali e non c'è bisogno di mangiare, o di bere, o di respirare, ma una grossa fetta della popolazione lo fa lo stesso, perchè ne ha psicologicamente bisogno e non vuole ammettere la verità.
la cosa brutta di quel mondo è che nessuno può fare figli, nel senso che si possono tecnicamente FARE figli, ma nascono senz'anima e tendenzialmente cattivi proprio perchè senz'anima, eccoli, gli zombie o i vampiri.
perchè se da bambini non sono un grosso problema, da adulti possono diventarlo.
dimenticavo di specificare che sono immortali tipo gli elfi del signore degli anelli, immortali di loro ma che possono essere uccisi, non immortali tipo déi greci che sono proprio immortali che se tipo anche li ammazzi in realtà non è che muoiono.
diciamo sono esseri tendenzialmente immortali, ma che posson morire di morte violenta, o di malattie, o per ferite gravi, insomma avete capito.
quindi fare figli è ILLEGALE, ma qualcuno lo fa lo stesso, magari i ricchi possono farlo anche apertamente, aprendo così tutto il mondo sul fatto che la legge non è uguale per tutti eccetera.
I FIGLI, che ho deciso chiamerò d'ora in poi così, sono "contagiosi", ritornando alla loro somiglianza coi vampiri, o gli zombie, diciamo che in effetti sono tipo zombie, i vampiri non c'entrano un cazzo..
anche perchè se un immortale viene morso da uno di questi e riesce a sopravvivere, tendenzialmente gli ha fornito un pezzo della sua anima, quindi anche un figlio può avere un'anima, basta mangiare abbastanza umani.
ma che ficata sta diventando sta storia?
quindi l'anima risiede nel corpo ed È il corpo, se si viene mangiati troppo quindi, si perdono pezzi della propria anima, fino a esserne privi.
ma se l'anima è di uno solo stai bene, se mangi tante persone e quindi hai pezzi di anime diverse non è che sei normale, che poi nessuno lo è, ma almeno all'inizio hai tipo problemi a far convivere le varie anime della tua anima, quindi puoi anche tipo acquisire nuove anime mangiando altri immortali, nonostante sia pericoloso tipo farsi un acido, per un po' sei sconvolto, tipo gli highlander quando ammazzano un altro immortale, si potrebbe anche mischiare questa cosa.
perchè è comunque un mondo infinito, nel senso che non è che ci sia il sole o la luna o un vero e proprio pianeta terra, c'è una roba infinita tipo stanza dello spirito e del tempo in dragon ball, e magari dopo un po' li faccio volare.. ma chennesò, è ancora tutto in divenire.
il succo è che quando muori non muori veramente ma vai in un altro posto dove se "vuoi"(inconsciamente) essere giovane, sei giovane, sennò sei vecchio, quindi tipo ci sono anche i vecchi, che pensano di morire invecchiando, ma in realtà restano vecchi in eterno, il protagonista poi trova il tipo originale, e qui mi ricollego al secondo libro, che a questo punto fa parte del primo..
mi sono un po' perso..
di nuovo.
ad ogni modo il protagonista trova quello originale e lo sveglia, perchè tipo meditava a eoni interi per riuscire a gestire tutti quei cloni, che nel corso degli eoni si son modificati fino a non sembrare figli di un'unico creatore con diverse madri..
forse mi conviene tenerli separati.
dai, nel primo libro il protagonista capisce di essere in realtà morto e accetta la sua condizione quindi come ricompensa: muore.
bello il finale, vero?
o magari lo faccio finire in una qualche strana foresta in un posto sperduto tipo laos dove trova una tribù indigena che fa vite normali, nascono e muoiono lì, e non ne capisce il motivo, poi capisce che l'anarchia è la via.
si vede che sono bozze?
ora vai Chicco, rubami l'idea del secolo per un libro che scardini il sistema!!
ballerò sulla tua tomba, vestito da pagliaccio.
martedì 5 febbraio 2013
la FLENTIA e altri simboli di punteggiatura ufficiosi
la "," dopo il ma ci sta benissimo.
non me ne frega una cazzo della grammatica se dice cose stupide.
ci sta bene.
se potessi usare la FLENTIA sarebbe tutto più comodo.
ma sono l'unica persona al mondo ad apprenderne appieno il significato, sulle 5 che ne conoscono l'esistenza.
inizia così un post a caso 391 giorni, 1 ora, 31 minuti e 17 secondi dopo il precedente..
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..
finisce così un post a caso 391 giorni, 1 ora, 44 minuti e 17 secondi dopo il precedente..
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